“L’amore è quella condizione emozionale specifica tra tutti i sentimenti che possiamo provare e che si verifica in circostanza diverse”. Con queste parole la grande filosofa ungherese Agnes Heller, poco prima della sua scomparsa, inizia un dialogo a Sezano (Vr) con il giornalista Francesco Comina e la traduttrice Genny Losurdo e con “Il demone dell’amore” (Gabrielli edizioni, pag. 140) facciamo un affascinante e coinvolgente viaggio che esplora il tema dell’amore nella storia dell’uomo, dagli antichi greci alla psiconalisi del 900. Dalla distinzione tra eros, philia e agape al modello medievale dell’amore passione che porta alla morte, dal controllo dei sentimenti come misura della bellezza nell’amore nel Rinascimento, dall’indagine dei sentimenti in Shakespeare alla nascita del romanzo con Goethe e lo scavo psicologico in Jane Austen, il romanticismo europeo e la ricerca per un amore che prende coscienza dell’alterità, con il percorso del lungo processo di emancipazione femminile.
“L’amore è una disposizione emozionale, la persona che ama vuole capire l’altro nella sua totalità, l’amore come riconoscimento della nostra personalità e individualità. L’amore è quel sentimento che scalda il cuore della letteratura ed è sempre presente, senza amore non c’è storia né passione. L’amore ci sarà sempre finche vivrà l’uomo”. Dalla sfera privata si passa all’amare il prossimo come se stessi, il messaggio cristiano di esistere per gli altri per un amore come forza creativa che plasma il mondo.
Il libro si conclude con un bel testo inedito del ricordo per i 90 anni dalla nascita di Anna Frank (“lei non è morta invano ma ha vissuto intensamente contro la morte credendo nel futuro”).