L’angolo di Pasquino: “Il terzo occhio” di Fausto Desideri

Il terzo occhio

Al tramonto,
come lo sguardo
bramoso di un ciclope,
il tuo terzo occhio guarda
l’ultimo spazio di luce del giorno
che arrossa l’orizzonte del tempo.
Guarda lì dove lievita lentamente il sogno
colmo di desideri e di speranze
per la notte che verrà
… perché  l’anima
non sia una veste destinata al mercato dell’ usato.

Lì i tuoi pensieri paiono rossi draghi
che volando a spirale avvolgono anche le nubi,
le catturano e le trascinano
con loro verso…
non sai neanche tu dove.
Ma senti che questi tuoi pensieri sono anche Il canto alto ed armonioso della vita.

Tu, al tramonto,
tra i turbinìi della tua mente,
conti ad uno ad uno i miracoli
del tuo tempo e del tuo spazio
e  non vuoi sentire le lusinghe
del male dal suo abisso,
e non vuoi sentire le pugnalate
che il giorno ha inferto al tuo cuore.

E bevi con avidi sorsi
anche…
… l’illusione di esistere,
mentre urla rabbioso il maestrale
del ricordo,
che sembra avvolgere tutta la tua anima,
nell’infinito abbraccio di un attimo eterno.

Solo quando il tuo terzo occhio
termina
il suo servizio,
la sua missione,
nei tuoi reconditi anfratti,
da dentro una nuvola arriva il  nuovo mattino..


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