Lascio il M5S e vado in FI. Ma c’è chi resta, orgoglioso del suo mandato

Terminato agosto, il mese canonico delle vacanze, i lavori riprendono e riprendono anche le attività politiche, e arriva la sorpresa (ma in realtà già a metà agosto si vociferava…). La sorpresa è che i neo-consiglieri regionali Marco Colarossi e Roberta Della Casa, provenienti dal IV Municipio ed eletti coi voti dei grillini, vanno a sedersi tra i banchi di Forza Italia. Antonio Tajani nel presentare i due nuovi acquisti commenta che FI punta a diventare il “centro di gravità permanente della politica italiana”. Per far questo il leader forzista dice che chiameranno eletti ed elettori di centro e centrosinistra che non condividono un orientamento troppo a sinistra, ma anche i milioni che non vanno a votare perché in cerca del punto di riferimento credibile che gli permetta di sentirsi accompagnati in un momento di difficoltà oggettiva”.

Tajani ci spiega come mai qualcuno esce dal M5S

Secondo l’erede di Berlusconi il M5S si è spostato troppo a sinistra e questa è la causa dell’allontanamento volontario di alcuni esponenti. Tajani non dice però che questi esponenti sono stati eletti coi voti del Movimento e poi hanno cambiato casacca, una cosa che, ad esempio Della Casa ha sempre condannato senza mezzi termini. Il leader di Forza Italia poi assicura che non ci sono promesse per lusingare ed attrarre nessuno perché tutti, spiega, “Sono manovali come noi e intendono costruire questa pietra angolare della politica per dare una classe dirigente”.

I due ingressi portano FI a cinque componenti, rendendolo il secondo partito dopo Fratelli d’Italia, questo conferisce maggiore potere al gruppo forzista in ambito di proposte e idee da mettere sul tappeto.

Roberta Della Casa

La ex capogruppo del M5S commenta il suo approdo in Forza Italia dicendo che sia lei che Colarossi sono stati accolti come in famiglia e che il progetto del partito non è estremista ne di destra ne di sinistra. Ribadisce le parole del nuovo capo rimarcando che il M5S è troppo sbilanciato a sinistra.

Marco Colarossi

Il 23enne Colarossi (il più giovane consigliere di sempre della Regione Lazio) dice di essere contento di entrare in FI perché valorizza i giovani. Dice di mettersi a disposizione del partito per la maggioranza di Rocca. Precisa poi di non aver mai fatto mistero di avere posizioni diverse dal M5S. Viene da interrogarsi allora sul perché si sia candidato nel Movimento 5 Stelle.

Stefano Rosati

In merito alle scelte fatte dagli ex colleghi di partito, la nostra redazione ha voluto sentire il parere del consigliere M5S al IV Municipio della Capitale, Stefano Rosati, che con Della Casa ha vissuto e percorso battaglie comuni.
Lui ha detto subito che il sentimento più grande di questo passaggio al partito FI da parte di Roberta è il dispiacere di perdere, politicamente parlando, una persona valida e con la quale ha condiviso 6 anni di impegno politico.
Stefano Rosati e Roberta della Casa hanno messo il cuore nel Municipio, e insieme, dopo l’insediamento della Giunta a guida Massimiliano Umberti hanno condotto una politica di opposizione innegabilmente valida ed attiva.

Il consigliere, con eleganza, non esprime giudizi

Alla domanda su come giudica il “passaggio” a FI di Colarossi e Della Casa, risponde: “Non sono abituato a fare morali o a giudicare le scelte altrui, non l’ho mai fatto, ma certamente la scelta fatta da Roberta non la condivido affatto.
Io credo nei valori del M5S e continuo a crederci, per questo motivo rimango al mio posto di Consigliere M5S del IV Municipio. Ho rinunciato ovviamente a proseguire anche la collaborazione in regione Lazio con Roberta, proprio perché non condivido la sua scelta politica e soprattutto perché rimango fedele al mandato che i cittadini mi hanno dato”.
E’ con quest’ultima frase di Rosati che in effetti dovremmo valutare certe scelte. Nulla osta ad un politico di svestire i panni di una certa appartenenza politica per vestire quelli di un altro partito. La contraddizione però scatta quando si ottiene il mandato coi voti dei sostenitori e poi si decide di girar loro le spalle…

La domanda fondamentale: perché?

Abbiamo chiesto a Stefano Rosati se fosse a conoscenza del fermento interiore che cresceva in Roberta Della Casa, visto che già verso metà agosto scorso i rumors sul suo intento erano emersi.
Rosati, sempre con grande diplomazia si concede una velata critica all’indirizzo dell’ex collega: “Conosco le dinamiche che hanno portato alla frattura tra Roberta e il M5S. Chiunque vive all’interno di un partito è però consapevole che non è andandosene che si risolvono i problemi, ma rimanendo e mantenendo viva la dialettica politica interna”, conclude il Consigliere.

Ormai ciò che è fatto, è fatto, ma…

Tutta la vicenda lascia l’amaro in bocca a quanti hanno sostenuto i due consiglieri fuoriusciti dal M5S. In particolar modo la delusione investe proprio i cittadini del IV Municipio, i quali avevano individuato in Stefano e Roberta due amici più che due rappresentati politici. Ad essere franchi poi, in molti avevano iniziato anche a vedere in Colarossi, il giovane che dedicava il suo tempo per il territorio. Tutti delusi e amareggiati, come si legge dai tanti commenti sui social.
A questi cittadini però resta indelebile una certezza: Stefano Rosati, che nel Municipio non ha mai interrotto la sua dedizione e il suo impegno politico. Ora quei cittadini sanno che il Consigliere continuerà ad esserci per loro e per il bene del territorio.

Foto copertina tratta da youtube.it
Foto interna: facebook.com/rosatistefanoconsigliere