Il Centro di recupero Ricci “La Ninna” tramite le proprie pagine social ha emesso un comunicato nel quale si annunciano le decisioni della Asl Rm1 in merito all’abbattimento di tutti gli animali presenti nella Sfattoria degli ultimi.
Nel post pubblicato si legge:
“Abbiamo il cuore a pezzi. Sono circa 130 le creature che le istituzioni intendono uccidere tramite elettroshock!
Non possiamo permettere che ciò avvenga. Ricordiamo che questi animali sono isolati non possono andarsene in giro e che comunque parliamo di animali sani!
Condividiamo parola per parola il messaggio del Centro Recupero Ricci La Ninna. Vi terremo aggiornati.
Potete seguire le notizie in tempo reale direttamente sulla pagina facebook La Sfattoria degli ultimi”.
Il messaggio invita poi alla condivisione ed alla diffusione della vicenda.
Il consigliere capitolino e vicepresidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco, in una nota chiede di salvare i 130 maiali e cinghiali della Sfattoria degli ultimi sita a Roma Nord, definendo la decisione: “un atto crudele e non necessario”.
La nota del vicepresidente della Commissione Ambiente
“Il ricovero si trova nella zona rossa della peste suina, ma come hanno spiegato molte associazioni animaliste gli ungulati sono tenuti in condizioni di sicurezza e non sono nemmeno destinati al consumo alimentare. Perché quindi condannarli a morte?
Ci uniamo alle richieste dei tanti attivisti che si sono mobilitati a favore di queste povere bestie, arrivando a raccogliere oltre 30.000 firme per salvarli”.
Daniele Diaco conclude dicendo: “Zingaretti, la Asl Roma 1 e le altre istituzioni competenti hanno il dovere morale di intervenire su questa decisione agghiacciante: gli animali della ‘Sfattoria’ non meritano questa sorte”.
Foto e video: Facebook