Le preoccupazioni sono tante, anche perché, alla luce del quadro a tinte fosche che si delinea nel Paese e nel resto dell’Europa, appare sempre più complesso costruire una prospettiva di ripartenza. Un tema cruciale è quello dell’energia. Un approfondito studio della Camera di Commercio di Viterbo e Rieti ha fatto emergere come, a fronte di un Pil cresciuto nel 2021, si è adesso arrivati a una ricaduta a causa dei costi dell’energia e delle materie prime e dell’incertezza dei mercati.
A tenere in apprensione le famiglie è soprattutto il “caro bollette”, che rischia di assestare un duro colpo a tanti nuclei, imponendo loro ulteriori sacrifici che, stavolta, potrebbero risultare insopportabili.
Contro il “caro bollette” la Regione Lazio ha deciso che gli inquilini degli appartamenti di proprietà dell’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) non pagheranno gli aumenti delle utenze domestiche di luce e gas.
La Regione, infatti, si farà carico degli eventuali incrementi fino al prossimo dicembre, prendendo a riferimento le bollette dell’anno precedente e calcolando la differenza dovuta alla crisi energetica. In questo modo i cittadini che vivono nelle oltre 40mila case della Capitale e di tutto il Lazio potranno ricevere un aiuto concreto e immediato per affrontare l’attuale emergenza economica. Il provvedimento – si sottolinea dalla Regione – si è reso necessario dopo una stima dell’aumento dei costi, tariffe insostenibili per le famiglie che abitano nelle strutture dell’Ater, e inciderà sulla vita delle persone offrendo un supporto a chi già si trova in difficoltà.
Le somme necessarie coprire le spese previste saranno inserite nel bilancio regionale in approvazione entro la fine dell’anno.
“In questo momento – ha spiegato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – le parole servono a poco e ognuno deve fare la propria parte. Bisogna impegnarsi per essere concretamente vicino alle persone, come abbiamo detto durante i momenti più drammatici della pandemia. Nessuno – conclude Zingaretti – deve essere lasciato solo.”
Intanto, per ridurre gli effetti devastanti degli aumenti delle tariffe di luce e gas, si fa sempre più strada l’’idea di fissare, nel più breve tempo possibile, un “price cap” all’energia. Sin qui i tanti, spesso inquietanti punti interrogativi sollevati sulla questione economica.
Restano in piedi, però, anche altre problematiche che solo in apparenza sono rimaste sopite negli ultimi mesi. Infatti, non va trascurato che con l’autunno e, soprattutto, con l’inverno, potrebbe tornare a profilarsi lo spettro del Covid, che non è definitivamente sconfitto, ma continua a circolare e con la stagione fredda, potrebbe tornare ad alzare pericolosamente la testa, colpendo in particolar modo i più fragili.
B. Messineo