Una speranza per i genitori separati in difficoltà
Dopo anni di attese, battaglie e tentativi falliti, finalmente arriva una luce nel buio per i genitori separati che vivono nell’incertezza economica e abitativa. La Regione Lazio ha compiuto un passo storico: una legge regionale, approvata all’unanimità, diventa realtà, portando con sé un aiuto concreto per chi lotta ogni giorno per garantire un futuro dignitoso ai propri figli. Si tratta di un intervento senza precedenti, una vera e propria ancora di salvezza per quei genitori che, dopo la separazione, si sono ritrovati senza un tetto sicuro e con risorse sempre più limitate.
Un sostegno vitale per chi ha perso tutto
Si tratta di un contributo economico pensato per coloro che, oltre al dolore della separazione, devono affrontare anche la disoccupazione e la precarietà. Un aiuto che potrebbe fare la differenza tra la disperazione e una nuova possibilità di riscatto.
Ecco come verranno assegnati i fondi
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10.000 euro per chi ha un ISEE inferiore a 7.000 euro
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7.000 euro per chi ha un ISEE tra 7.000,01 e 14.000,00 euro
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4.000 euro per chi ha un ISEE tra 14.000,01 e 20.000 euro
Un aiuto per proteggere i più piccoli
Ma la Misura non si ferma qui. Perché dietro ogni genitore in difficoltà, c’è un bambino che ha bisogno di cure, protezione e stabilità. Per questo motivo, è stato previsto un sostegno specifico per l’acquisto di medicinali destinati ai figli minori di tre anni.
A seconda della fascia di reddito, i contributi saranno:
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1.000 euro per chi ha un ISEE fino a 7.000 euro
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700 euro per chi ha un ISEE tra 7.000,01 e 14.000,00 euro
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400 euro per chi ha un ISEE tra 14.000,01 e 20.000 euro
Un aiuto che diventa essenziale per quei genitori che, ogni giorno, combattono per garantire la salute dei propri figli nonostante le difficoltà.
Un occhio di riguardo per chi vive situazioni estreme
La legge non dimentica chi soffre di più: i genitori di figli con gravi necessità di supporto. Per loro, indipendentemente dal reddito, verrà garantito l’aiuto massimo. Perché nessun bambino deve essere lasciato indietro e nessun genitore deve essere costretto a scegliere tra il cibo e le cure per i propri figli. Sarà data priorità alle famiglie con più figli minori, affinché il sostegno arrivi proprio dove il bisogno è più disperato.
“Un tetto sopra la testa”. L’intervento per l’affitto
Oltre alla sopravvivenza quotidiana, la Regione Lazio si fa carico anche di un altro dramma che colpisce i genitori separati: la casa. Per chi vive in affitto con un regolare contratto, è previsto un contributo mensile per un anno, per alleggerire il peso di una spesa che, troppo spesso, diventa insostenibile.
Gli aiuti saranno così suddivisi
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300 euro al mese per chi ha un ISEE fino a 7.000 euro,
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250 euro al mese per chi ha un ISEE tra 7.000,01 e 14.000,00 euro,
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200 euro al mese per chi ha un ISEE tra 14.000,01 e 20.000 euro.
Una misura che può rappresentare la differenza tra la dignità e la disperazione, tra un futuro sicuro e la paura di non sapere dove andare.
Case a canone agevolato: una nuova possibilità di ricominciare
La Regione Lazio prevede poi che, gli enti di edilizia residenziale pubblica destinino una parte degli alloggi a canone agevolato ai genitori separati in difficoltà. Proprio perché nessuno debba trovarsi nella condizione di dover scegliere tra un tetto e il sostentamento dei propri figli.
Chi potrà accedere a questi aiuti
Questi interventi sono destinati ai genitori separati residenti nel Lazio, che rispettano i requisiti stabiliti dalla legge e che, nonostante le difficoltà, non hanno mai smesso di adempiere ai loro doveri verso i figli. Restano invece esclusi coloro che hanno trascurato l’obbligo scolastico dei figli o che possiedono più di un immobile, a eccezione di quello assegnato all’altro genitore.
Un passo avanti verso la giustizia sociale
Questa legge rappresenta più di un semplice aiuto economico. È il riconoscimento di una realtà spesso ignorata, una mano tesa verso chi, troppo spesso, si sente invisibile. È la dimostrazione che nessun genitore separato deve essere lasciato solo. La Regione Lazio ha scritto una nuova pagina di speranza. Ora, spetta ai genitori in difficoltà afferrarla e ricostruire il proprio futuro.
Foto: regione.lazio.it