Un’indagine giornalistica del Wall Street Journal, il noto quotidiano americano, avrebbe fatto emergere particolari rapporti di Elon Musk con alcune lavoratrici. Le “storie” con queste donne che avevano ruoli in azienda vicini a Musk si sarebbero poi risolte con licenziamenti o con allettanti buonuscite. Il Wsj avrebbe sentito una 50ina di persone tra dipendenti, amici e familiari e visionati messaggi e documenti dei legali delle donne coinvolte nella vicenda.
I racconti
Il quotidiano assicura di avere un elenco delle testimonianze piuttosto lungo. Tra le tante, una ex dipendente dice di aver avuto una relazione sessuale durata un mese con Musk, nel 2014, nel periodo in cui era una sua dipendente diretta. Una donna, dapprima stagista, poi dipendente, ha raccontato che nel 2019 era legata sentimentalmente con Elon Musk, la relazione durò circa un anno. Tra i racconti più bizzarri, c’è quello di una ex assistente di volo dell’azienda aerospaziale che ha avuto da Musk la proposta di regalarle un cavallo in cambio di sesso. Lui, racconta la donna, si è mostrato nudo durante un viaggio e la ha approcciata così. C’è poi una ex impiegata di SpaceX che racconta di aver avuto la richiesta di fare figli insieme nel 2013. Non sono soltanto le testimonianze delle donne, ormai ex dipendenti, ma anche quelle di alcuni ex dirigenti licenziati nel 2022 a “denunciare” questo stato di cose. Gli ex dirigenti, tramite il sindacato hanno fatto sapere che nella società è applicata una cultura di “molestie e sessismo”.
La presidente difende il Capo
La replica alle accuse arriva da Gwynne Shotwell, la presidente e direttore operativo dell’Azienda. Definisce le accuse “false” e indica le storie narrate dalle presunte “vittime” di sessismo “completamente fuorvianti”. Shotwell dichiara poi di essere stupita da quello che il gruppo riesce a fare ogni giorno, malgrado “le forze che agiscono contro”. Dice inoltre: “Elon è uno dei migliori esseri umani che conosco”.
L’azienda ha comunque reso noto che prenderà adeguate misure contro queste accuse che ritiene essere delle falsità.
La verità di solito sta nel mezzo e se è vero che un uomo di potere, e Musk lo è, può facilmente far leva sulla persuasione sessuale, è anche vero che dietro potrebbe esserci un disegno di vendetta. Magari per un licenziamento ritenuto ingiusto. C’è poi l’antica ragione che muove tutto, il denaro. L’accusa ad una persona ricca, se confermata dal tribunale, implica un risarcimento piuttosto consistente. Ma è pure vero che se un uomo ha i mezzi di Elon Musk non ha difficoltà a trovare un’ora di svago sessuale, senza doversi compromettere esercitando sessismo. Certo che però 50 testimonianze non sono poche… Vedremo come finirà la vicenda nei luoghi preposti al giudizio.
Foto di Elon Musk tratta dal web