L’hotel St Martin di San Martino ai Monti, a pochi passi dalla stazione Termini a Roma ha revocato la disponibilità ad accogliere domenica 26 gennaio l’assemblea di Forza Nuova. La decisione è arrivata nella giornata di ieri, quando la struttura alberghiera avrebbe appreso i contenuti dell’evento.
La riunione, organizzata alla vigilia della Giornata della Memoria in onore delle vittime dell’Olocausto, è una vera e propria “adunata” dei nazionalisti europei. Anche se, Roberto Fiore, leader del movimento, spiega che si tratta semplicemente di un convegno in cui l’Alliance for Peace and Freedom, rifonda se stessa. L’Alliance for Peace and Freedom, di cui Fiore è presidente, è una sorta di ‘alleanza’ che mette in relazione partiti nazionalisti e formazioni europee di estrema destra.
Perché la rifondazione
La necessità di rifondare Alliance for Peace and Freedom è la conseguenza della “forte repressione che ha colpito le rappresentanze greche, slovacche, spagnole e la stessa Forza Nuova, dopo i fatti del 9 ottobre”. Cioè l’assalto alla Cgil per il quale lo stesso Fiore è stato condannato in I grado. L’Afp spiega, “riprende la sua attività in una fase in cui ci sono tutti i motivi di interesse politico, a partire dalle nostre posizioni storiche sul conflitto ucraino-russo e sul genocidio palestinese”.
Le forze dell’ordine sono allertate
Intanto la questura e la prefettura di Roma stanno monitorando la situazione degli “ospiti” in arrivo dall’estero. (la Falange e Democracia Nacional (Spagna), Le Nationalistes dalla Francia, Serbian Right dalla Serbia, Heimat dalla Germania, K21 Grecia e SSNP – Partito Nazionalista Sociale Siriano).
L’Anpi e i movimenti antifascisti
L’annuncio della revoca della disponibilità dell’hotel St Martin è arrivata nella giornata di ieri, proprio in seguito ai numerosi appelli delle forze di sinistra e dei movimenti antifascisti. L’Anpi ha voluto sottolineare come sia inopportuno un raduno alla vigilia del Giorno della Memoria. Nel comunicato si legge: “Le formazioni nazifasciste (ospiti e ospitanti) sono vietate dalla nostra Costituzione. Sono in conflitto con le ragioni di democrazia, libertà e uguaglianza su cui è stata ricostruita l’Europa stessa, nata dopo il disastro della II Guerra”. Anpi “si unisce alle forze politiche, sindacali e sociali che chiedono alle istituzioni di vietare il raduno, pericoloso per i cittadini e l’ordine pubblico e potenzialmente eversivo. L’invito alle stesse Istituzioni che hanno giurato fedeltà alla Costituzione, è di applicare le leggi in vigore. Si sciolgano tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo e al nazismo”.
L’appello dal Partito Democratico
Anche dal Pd erano arrivati messaggi per bloccare l’evento. “Roma, che col grande sacrificio di tante donne e uomini respinse l’assalto nazifascista, non può essere oltraggiata con un raduno neonazista dal profilo chiaramente incostituzionale. Mi appello alle Autorità competenti affinché blocchino questa iniziativa a garanzia del rispetto dei valori antifascisti della Costituzione italiana”, ha detto la consigliera regionale del Lazio, Eleonora Mattia. La consigliera è inoltre vicepresidente della I Commissione Affari Costituzionali alla Pisana e prima firmataria della proposta di legge per l’inserimento dei valori dell’antifascismo e della resistenza nello Statuto della Regione Lazio.
Probabilmente il raduno di Forza Nuova e degli ospiti che converranno dall’estero si terrà comunque, altrove, se non all’hotel St Martin. Comunque, le proteste una reazione l’hanno prodotta, proprio nella revoca della struttura ricettiva, ed è già un ottimo segnale.
Foto: ecoavant.com