In questo giorno particolare dove si celebra il 25° anno dedicato alla Giornata Mondiale del libro, invito tutti a leggere, l’ultimo libro pubblicato ad ottobre della giovane scrittrice Mariangela Ceci dal titolo: “DI UMANA SPECIE, l’eterna lotta tra il bene ed il male ai tempi dei social” edito da Scatole Parlanti.
Un’opera elaborata in modo eccellente dall’autrice che in sinergia nella prima parte con Patrizia Rivola, ha raccolto storie, messaggi, aneddoti di amici, conoscenti, e li ha incanalati in un percorso, dove il lettore si rivede, quasi come davanti ad uno specchio; e la cosa che indifferentemente accomuna queste situazioni è quell’invocazione, quel bisogno interiore di giustizia, che da altri viene negata. Infatti c’è chi dice no alla giustizia sia interiormente che nei fatti, e allora si permette di rovinare la vita altrui con impeto e malvagità. Di una cosa v’è certezza, e cioè che tutti sono consapevoli del male provocato agli altri, anche se pensano di scampare alla propria cattiveria evitando di fare i conti con se stessi. Il punto è che molte persone credono di poter agire con spirito di superiorità nei confronti del prossimo, trascinando così l’umanità nel baratro. Dall’altro lato il bene resiste senza tregua ai colpi del dolore perché la verità se ne frega del male, essendo abituata a rialzarsi spesso e velocemente. Mariangela Ceci ancora una volta, stupisce nel suo modo di scrivere e di coinvolgere il lettore, che trova nei 17 capitoli del libro il suo, trova la sua storia e tanto è affamato di giustizia, che sviscera ogni singola parola, legge e rilegge per trovare la strada, il percorso verso la luce, verso il bene. Dunque il lettore diventa protagonista, ciò è molto significativo, perché sta a dire che il libro ha raggiunto l’obiettivo che ogni scrittore insegue, appunto coinvolgere il lettore, e finora anche con le sue opere precedenti Mariangela Ceci vi è sempre riuscita. Infatti seppur bene e male vivono in simbiosi, quasi a dimostrare che l’esistenza è una lotta infinita, questo libro ti scuote e ti permette di decidere di fare lo spettatore e subire oppure essere uno dei tanti attori e scrivere decidendo che parte avere nella storia. Perché per quanto ne dicano, il bene trionfa sempre sul male. Lo dimostrano la storia e la vita quotidiana, come gli arroganti privi di scrupoli che vengono piegati in qualche modo dall’esistenza e lasciati soli a se stessi. Se la giustizia terrena manca di certezza, il bene comunque interviene per aggiustare tutto. Dopo aver permesso al lettore attraverso il suo scritto di guardare la propria interiorità e capire l’influenza del male su se stesso, Mariangela Ceci ricorda che: “il bene vince sempre riconnettendoci con la luce interiore, per non smarrirci in una realtà virtuale , dove altri hanno il controllo su di noi”.