Venti liriche composte da Andrea Lepone incontrano lo stile interpretativo di Cinzia Baldazzi
Tra le crepe della vita, un viaggio tra poesia e critica
Un vero e proprio esperimento letterario, soprattutto, il confronto artistico e culturale tra due generazioni solo apparentemente lontane.
Il nuovo libro di Cinzia Baldazzi e Andrea Lepone, intitolato “Tra le crepe della vita – Un viaggio tra poesia e critica” (Bertoni editore) è un volume che affonda le proprie radici nella costante ricerca da parte dei due autori del fine ultimo dell’esistenza e delle sue mille sfaccettature.
Un vero e proprio esperimento letterario, soprattutto, il confronto artistico e culturale tra due generazioni solo apparentemente lontane. Perché Andrea Lepone, giornalista e scrittore romano classe 1995, e Cinzia Baldazzi, già consulente Rai e critico letterario classe 1955, sono divisi da un arco temporale di ben quarant’anni.
Due visioni del mondo, quello di ieri, caratterizzato dalla tecnologia analogica, e quello di oggi, dominato dai social network e dai dispositivi digitali, che vanno ad intersecarsi, dando vita ad un percorso linguistico di natura analitica e catartica allo stesso tempo.
Venti liriche inedite composte da Lepone incontrano lo stile interpretativo della Baldazzi per mezzo di un viaggio filosofico che si snoda attraverso diverse tematiche, dall’amore al dualismo tra la vita e la morte, della storia alla psicologia, dalla guerra ai rapporti umani e sociali, sino allo scorrere del tempo. Il tutto, senza mai discostarsi completamente dalla corrente esistenzialista:
“Mi sono sempre interrogato sul fine ultimo della realtà che ci circonda e sulle sue tante contraddizioni – ha dichiarato Andrea Lepone, già autore del romanzo ‘La notte degli angeli‘ – questo libro, impreziosito dai commenti e dalle note critiche di Cinzia Baldazzi, vuole essere una sorta di diario poetico, uno spunto di riflessione per tutti i lettori, ma anche una testimonianza diretta delle inquietudini che un uomo giovane, in questo delicato momento storico, si ritrova a fronteggiare quotidianamente”.
Oltre alle venti poesie commentate da Cinzia Baldazzi, Andrea Lepone ha deciso di pubblicare anche due componimenti che fungono da omaggio rispettivamente alla città di Roma e al compianto cantante del gruppo musicale statunitense dei “Linkin Park”, Chester Bennington.