Con una nota, il Consigliere (M5S) del IV Municipio della Capitale, Stefano Rosati, esprime il proprio rammarico e l’indignazione per quanto accaduto a San Basilio.
Umberti abbatte chioschi ma poi li lascia lì
Il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti, finalmente ha dato ordine di abbattere due chioschi abbandonati nel quartiere di San Basilio.
E questo andrebbe anche bene, anche perché in uno dei due chioschi, pare ci vivesse addirittura (abusivamente) una famiglia di stranieri. Insomma una situazione di degrado impossibile da non notare. Ma all’abbattimento non hanno fatto seguito le consuete operazioni di smantellamento e smaltimento. Così le strutture sono rimaste in strada alla mercé di chiunque volesse approfittarne per asportare materiali. Inutile star qui a spiegare i rischi insiti in queste attività, comunque illegali.
Il minisindaco descrive l’operazione come un successo
Umberti racconta e spiega alla stampa che gli abbattimenti sono stati fatti a spese del Comune, perché i proprietari risultano irreperibili e quindi è impossibile gravare su essi le spese di rimozione. Poi Il presidente dice di essersi impegnato a rimuovere le strutture fatiscenti che ormai erano un monumento al degrado. “Ripristiniamo legalità e decoro nelle zone del territorio”, ha sottolineato Massimilino Umberti che ha poi ringraziato Dino Bacchetti, assessore ai lavori pubblici, per l’impegno profuso nell’operazione.
La nota di Stefano Rosati però denuncia una verità diversa
“Il presidente Umberti abbatte due chioschi ma li lascia in strada, uno scempio e se ne vanta pure”, scrive Rosati.
Poi nel testo ricorda che lo scorso ottobre aveva denunciato “il degrado delle strutture, la presenza di amianto e l’assenza di politiche sociali sul territorio”. Il Consigliere aveva inoltre segnalato che in una delle due strutture ci viveva abusivamente una famiglia di stranieri. La nota prosegue con lo sdegno di Rosati, che scrive: “Dopo roboanti annunci del presidente del Municipio, mi trovo a denunciare un cantiere su sede stradale e marciapiede, senza protezione”. Manca la segnaletica, dice ancora il consigliere. E intorno a ciò che resta del chiosco sta crescendo ad una discarica abusiva. Altri cittadini intanto, asportano indisturbati materiali di ogni tipo.
Un quadro inquietante
Quanto descritto lascia ben capire la condizione che si sta creando. Quello che avrebbe dovuto essere un intervento di ripristino del decoro, sta diventando invece una fonte di degrado. La nota descrive poi la condizione di pericolosità dovuta proprio alla presenza di amianto. Con desolazione Rosati dice che: “probabilmente quelle strutture saranno abbandonate in strada fino a dopo Capodanno“. Chiude dicendosi rammaricato di prendere atto “dell’inadeguatezza di questa amministrazione targata Pd. Un’inerzia che i cittadini subiscono a scapito della loro salute”.
Materiale fotografico tratto dalle pagine social di Stefano Rosati