Non era la prima volta che aggrediva i genitori con violenza e ieri sera, nel corso dell’ennesima litigata in famiglia, ha afferrato un coltello da cucina ed ha ucciso il padre e ferito la madre.
In cura per problemi psichiatrici
Matteo Lombardini, un 35enne, ha dato in escandescenza nel corso della lite coi propri genitori e ha passato evidentemente il limite uccidendo il padre di 72 anni e ferendo gravemente la madre di 66. Il dramma si è consumato in casa, in un appartamento a Nembro, in provincia di Bergamo. L’uomo era in cura per il suo quadro psicologico e la violenta lite deve aver scatenato in lui una furia incontenibile, forse della quale nemmeno si è reso completamente conto.
Urla udite dai vicini
Il trambusto e le urla all’ora di cena, che sono state udite dai vicini, hanno indotto i condomini del palazzo a chiamare le forze dell’ordine.
Sul posto è giunta un’ambulanza e i soccorritori hanno portato la madre all’ospedale dove è arrivata in condizioni che i medici hanno giudicato gravissime.
La dinamica dell’aggressione
Non sono chiari i contorni della vicenda e non è noto quali fossero i motivi che hanno fatto culminare la rabbia del 35enne in un omicidio e un tentato omicidio. Forse dopo l’accoltellamento del padre, la madre è intervenuta e l’omicida ha accoltellato anche lei. Ma le cose potrebbero aver avuto una sequenza del tutto inversa. Saranno i rilievi e gli interrogatori a risalire alla costruzione esatta.
I carabinieri hanno naturalmente avviato le indagini e l’uomo è stato tratto in arresto. Al momento si trova sotto il controllo medico ed è tenuto in osservazione piantonato dai militari. Adesso per lui le strade che potranno aprirsi sono quelle consuete in questi casi. Si dovrà capire la sua condizione psicologica e poi sarà compito del giudice stabilire l’eventuale pena detentiva e come e dove dovrà essere scontata.
Foto generica tratta da: ilgiornaledisalerno.it
