Lo sport a scuola, beneficio o distrazione, gli aspetti da considerare

Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca incentiva l’educazione sportiva con la realizzazione di vari progetti nelle scuole allo scopo di promuovere stili di vita sani e valorizzare le diversità. Praticare sport non è un ostacolo allo studio e non distrae dall’apprendimento. Al contrario contribuisce a innalzare l’attenzione e spinge l’alunno a una maggiore presenza a scuola.

Strumento contro il bullismo

All’interno delle scuole, le attività sportive diventano uno strumento di prevenzione e lotta al bullismo, contro le discriminazioni razziali e contro l’obesità. La diffusione della cultura dello sport, contrasta l’abbandono scolastico, facilita l’inclusione delle fasce più deboli e offre la partecipazione a studenti con disabilità. Alcuni genitori di ragazzi con disabilità si sentono di dissuaderli dal praticare sport, temendo che si espongano a eventuali pericoli. Invece, proprio come accade per gli altri ragazzi, anche chi ha delle disabilità fruisce dei vantaggi che derivano dallo sport. L’inclusione di questi ragazzi nelle attività sportive evita che subiscano processi di esclusione. Lo sport oltretutto accresce la loro autostima e la capacità di interazione con gli altri, nonché la fiducia in se stessi.

I giovani sono davvero pigri?

Com’è noto a chiunque, lo sport favorisce la salute di un individuo per tutta una serie di motivi piuttosto ovvi. Si deve però considerare che, specie tra i giovanissimi, sono molti coloro che non fanno alcuna attività fisica. Il periodo della pandemia, con l’impossibilità di uscire di casa, ha amplificato il problema della sedentarietà, indipendentemente dalla fascia d’età, ma soprattutto nell’età scolare. L’inattività è causata dalla svogliatezza e dalla pigrizia, ma un ruolo importante è anche l’eccessivo carico di compiti a casa. Infine ci sono i problemi economici delle famiglie che rendono difficile il pagamento della quota delle società sportive. Per questi motivi, la missione della scuola diventa fondamentale.

La scuola riesce a coinvolgere un’intera classe, incentiva la partecipazione, propone progetti divertenti e adatti a tutti. Avvicinando così bambini e ragazzi alle attività sportive che potrebbero poi voler praticare anche fuori del contesto scolastico.

La raccomandazione del Miur è semplice: meno smartphone e più sport e attività fisica. Una raccomandazione rivolta ai genitori, ma anche alle scuole, con l’invito di realizzare programmi sempre più in grado di coinvolgere i giovani studenti.

La risposta della scuola

Praticare uno sport aiuta ad affinare e stimolare creatività ed emotività con processi che conducono alla crescita, all’autonomia, alla fiducia in se stessi, alla capacità di intraprendere e portare a termine compiti. Alla più completa percezione di sé, sia fisicamente che emotivamente. Di questi benefici la scuola ne ha preso coscienza e ne ha acquisito consapevolezza. Ha quindi deciso di attuare progetti con le stesse caratteristiche proprie dello sport. Concetti come inclusione, amicizia, condivisione, solidarietà, grazie allo sport oggi sono più presenti all’interno della scuola.

Foto: openpolis.it