SOS GIUSTIZIA – N. 2/2020
Rubrica di giurisprudenza a cura dell’Avv. Massimo Magliocchetti
Locazioni: sfratti bloccati fino a giugno 2021
Come rinegoziare il canone per Covid
Il decreto Milleproroghe Dl 183/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 323 del 31 dicembre 2020, ha introdotto un’ulteriore proroga per il blocco degli sfratti a causa dell’emergenza Covid. Sarà in vigore per altri 6 mesi, fino al 30 giugno 2021. Nel decreto, poi, sono stati introdotti anche nuovi parametri.
La norma mira a congelare i provvedimenti di «rilascio degli immobili anche ad uso non abitativo fino al 30 giugno 2021», si legge nel testo del decreto Milleproroghe. Il blocco però interviene «limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all’adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari». In ogni caso, nel decreto si prevede un potenziamento sia del fondo per la morosità incolpevole, sia un nuovo incentivo per chi abbassa il canone.
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La modifica del canone di locazione per via dell’emergenza sanitaria è una soluzione che permette di soddisfare entrambe le parti. Ogni modifica del contratto deve in ogni caso essere concordata tra le parti e comunicata all’Agenzia delle Entrate. Si consiglia, infatti, di farsi assistere da un esperto, al fine di trovare la migliore soluzione senza incorrere in errori. Con una scrittura privata è infatti possibile sospendere, ridurre o rateizzare i canoni di locazione durante il periodo di emergenza determinato dalla pandemia. La registrazione della scrittura privata deve essere fatta entro 30 giorni dalla firma dell’accordo.
Comunicare la variazione di un contratto di locazione o di affitto oggi è molto più facile. La rinegoziazione del contratto, sia in caso di diminuzione che di aumento del canone, può essere comunicata all’Agenzia delle entrate direttamente via web con il Modello RLI senza bisogno di recarsi allo sportello. La nuova versione del Modello, di agevole compilazione, è da oggi disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate. Resta ferma la modalità di presentazione “agile” prevista per la richiesta di servizi essenziali in via semplificata, mediante Pec o e-mail.