L’ordine dei Giornalisti non ci sta, Vittorio Feltri ora rischia grosso
L’Ordine dei giornalisti valuta una denuncia “per danno d’immagine” nei confronti del Direttore di Libero .
Maurizio De Giovanni e il senatore Sandro Ruotolo stanno decidendo se muoversi in sede civile e penale, ipotizzando una violazione della legge Mancino.
Nella dichiarazione Feltri attacca il Meridione, definendolo un popolo inutile, minore e di parcheggiatori.
Feltri dice “Ho simpatia per De Luca, ma vorrei chiedergli se li chiude in entrata o anche in uscita? Perché a me risulta che ogni anno 14 mila campani si recano a Milano per farsi curare, perché le strutture sanitarie lombarde sono più rassicuranti di quelle campane. Io credo che nessuno di noi abbia voglia di trasferirsi in Campania”
La legge Mancino del 25 giugno 1993, n. 205 è un atto legislativo della Repubblica Italiana che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.
Feltri scrive”E’ evidente. E’ così. Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente che è nutrita di invidia e di rabbia nei nostri confronti perché subisce una sorta di complesso d’inferiorità. Io non credo ai complessi d’inferiorità, io credo che i meridionali in molti casi siano inferiori”.
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L’Ordine dei Giornalisti però non ci sta stavolta e scrive “I suoi continui attacchi volgari ai meridionali non hanno nulla a che vedere con la libertà di esprimere le proprie opinioni. Sono una vera e propria istigazione all’odio razziale”.
Feltri su Twitter ha assunto e continuato la sua istigazione culturale “Mi pare del tutto evidente che il Sud e la sua gente siano economicamente inferiori rispetto al Nord. Chi non lo riconosce è in malafede. L’antropologia non c’entra con il portafogli. Noto che ancora una volta le mie affermazioni vengono strumentalizzate in modo indegno”.