La maggioranza di centrodestra del sindaco di Lucca, Mario Pardini, vota contro la proposta dell’opposizione perché spiegano: “abbiamo altre priorità”. Un’occasione mancata per far bella figura e “rimediare” così l’ennesima critica dal centrosinistra.
La seduta del Consiglio comunale
Le polemiche che hanno segnato la Seduta del Consiglio del Capoluogo toscano sono scoppiate già nel corso della stessa riunione. Uno scambio di accuse che in ogni caso ha prodotto una votazione di 17 voti contrari alla proposta e 12 a favore.
La discussione
La proposta di intitolare una via all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini è stata presentata dal consigliere di “Sinistra con”, Daniele Bianucci. La discussione ha vissuto grande tensione e un acceso dibattito. Da ambo le parti non si sono risparmiate accuse. Ha subito mostrato la sua contrarietà l’assessore di “Difendere Lucca”, Fabio Bersanti, ex Casapound, col quale si è scontrato il consigliere del Pd, Francesco raspini.
La reazione del centrosinistra ha voluto stigmatizzare in una nota “Le urla dell’assessore di Casapound Fabio Barsanti. Gli sghignazzi dell’altra assessora del gruppo, Mia Pisano. Le grida del motto fascista A noi! del capogruppo di FdI Lido Fava”. L’opposizione ha inoltre sottolineato quelle che sono state le “motivazioni” della maggioranza di centrodestra: “a Lucca una strada ad uno che è stato partigiano non la si può proprio dedicare”. E soprattutto l’opposizione sottolinea “il silenzio imbarazzante del sindaco”, affermando che questo episodio rimarrà per sempre una delle pagine più tristi e nere”.
La spiegazione dell’opposizione al veto del centrodestra
Le critiche dell’opposizione comunale sono esplicite, in una nota della segreteria scrivono: “Le maschere cadono e la realtà si fa avanti. A Lucca possiamo vivere anche senza una piazza intitolata a Pertini, ma i lucchesi hanno potuto vedere lo spessore culturale della maggioranza e cosa covano i nostalgici”. Poi riportano le motivazioni della maggioranza alla bocciatura della proposta definendole “una vergogna”. La nota spiega che “la maggioranza dice di aver fissato una diversa road map, probabilmente quella stessa che porta i loro compagni di partito grossetani a chiedere di intitolare una strada a Giorgio Almirante”.
La replica della maggioranza
La spiegazione per cui la maggioranza ha bocciato in Consiglio la proposta di intitolare una via a Pertini, la ha data durante la seduta Giovanni Ricci, consigliere di Forza Italia. Il Consigliere forzista ha detto, parlando a voce della maggioranza, che “quanto chiesto poteva benissimo essere attuato dai proponenti nel periodo in cui hanno governato la città. Non vediamo il motivo – ha continuato Ricci – perché oggi lo si chieda a noi, dopo che per 10 anni, fino alla precedente amministrazione, hanno avuto tempo e occasioni per farlo loro. Per 10 anni – ha concluso il consigliere di maggioranza – hanno intitolato vie e piazze ad altre figure”.
Sentimento o provocazione?
Il fatto che Sandro Pertini sia stato probabilmente il presidente più amato è cosa nota. Ma è pur vero che non si possa pretendere che dai partiti di destra ci sia altrettanto apprezzamento verso chi è stato partigiano e si è sempre professato antifascista.
Perché mai allora dopo 10 anni di amministrazione di centrosinistra, ora si chiede al centrodestra di attivare un’azione per la memoria dell’ex presidente? Hanno ragione di esistere le perplessità della maggioranza che chiede al centrosinistra perché non lo abbiano fatto loro. Questa proposta, avrebbe le ovvie connotazioni di una provocazione, sempre secondo le impressioni della maggioranza.
Dall’opposizione invece avanza una teoria diversa, quella della distensione, della collaborazione, del superamento degli antichi sentimenti di destra e sinistra. Quale occasione migliore se non una decisione come questa di onorare un presidente della Repubblica che di sicuro non era collocato a destra? Il Centrosinistra spiega che la destra ha perso l’occasione di mostrare il suo distacco da un passato discutibile, mostrando chiaramente quanto ancora sia ancorata ad ideali fascisti.
Foto tratta da famigliacristiana.it