L’uomo più longevo del Lazio, nonno Domenico Loreti, compie 108 anni
Non si è ancora spenta l’eco dei festeggiamenti ad Anagni per nonna Anna Nizzi che ha compiuto 102 anni il 2 giugno, ad Aquino per nonna Libera Carcione che ha compiuto l’11 giugno ben 106, a Trevi nel Lazio per nonna Domenica Nardi, vedova di Luigi Taraborelli, che è entrata nel club dei centenari il 13 di giugno scorso e ad Arpino per suor Anna Cristinsiani che ha soffiato su 106 candeline il 15 giugno, che un altro figlio di questa terra ciociara e precisamente di Piglio, nonno Domenico Loreti si accinge a spegnere lunedì 22 giugno 108 candeline nella propria abitazione di Via Piagge insieme al figlio, alle figlie, ai nipoti, ai pronipoti e ai parenti tutti.
L’uomo più longevo del Lazio, Domenico Loreti, nato a Piglio il 22 giugno del 1912, ha attraversato una buona parte della storia italiana che per la comunità pigliese, non è altro che un libro di storia vivente e per tutti un punto di riferimento.
Il segreto sta nel difendere la salute da piccoli, poche medicine, un buon bicchiere di vino rosso…possibilmente “Cesanese”, mangiare sempre con moderazione, poche arrabbiature, serenità di spirito e muoversi possibilmente a piedi, spiega nonno Domenico, che è riuscito a vivere con determinazione e attaccamento alla famiglia, a cavallo di due secoli, caratterizzati da pandemie (Spagnola, Asiatica e Coronavirus), da due guerre mondiali, da terremoti, da alluvioni e da frane.
Per la cronaca gli ultracentenari di Piglio sono stati:
Elena Lucidi vedova Giorgi 107anni, Pia Fantini vedova Nardi 106 anni, Maria Lucidi vedova Giorgi 104 anni (1855-1959), Elvira Ceccaroni vedova Lucidi 103 anni (1889-1992), Elena Franceschi vedova Massimi morta all’età di 101 anni, Attilio Ricci 100 anni (1911-2011), Antonio Passa100 anni (1913-2013), Pia Corbi 101 anni (1914-2015), Laura Passa 103 anni (1915-2018), Clara Proietti 102 anni (1916-2018) e Antonio Barnaba 100 anni (1920-2020).
Meno fortunati, si fa per dire, sono stati:
Alessandro Pietrangeli e il maresciallo dei Carabinieri, Alessandro Colavecchi, tutti e due ricordati dai pigliesi come i poeti vincitori delle poesie dialettali recitate nelle sagre dell’uva, seguiti da Augusto Simeoni, ex bersagliere e Cavaliere di Vittorio Veneto, da Paolo Lopi anche lui Cavaliere di Vittorio Veneto, da Margherita Corbi vedova Cittadini, da Francesca Lolli, da Clementina Lolli vedova Bottini, da Giuseppina Tufi, da Giovanna Ricci, da Rosa Celletti, da Giovanni Piroli, da Valeria Ceccaroni, da Maria Bruni, da Celeste Franceschetti, da Angela Graziani, da Lorenza Graziani, da Cesare Passa e da Rina Ceccaroni, che tutti per pochi mesi, non hanno varcato il traguardo fatidico del secolo facendo così attestare Piglio, sempre più come il paese più longevo della Ciociaria.
L’elisir dei centenari: aria buona e cibo sano.
Vita semplice e legami forti.
Sarà pure un clichè, ma a quanto pare sembra essere proprio questo l’elisir di lunga vita.
Ed è proprio un calice di “Cesanese” che noi alziamo brindando a nonno “Domenico” e alle centenarie della ciociaria, insieme ai parenti augurando: ad multos annos da tutti i pigliesi e dalla Redazione.
Giorgio Alessandro Pacetti
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