Martedì 10 agosto 2021, alle ore 18,30, il nuovo appuntamento rientrante nell’esclusivo progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima” sarà con il giornalista e scrittore Giovanni Mancinone. L’autore porterà, in anteprima nazionale, nel paese della provincia di Isernia, parlandone con Sabrina Varriano (giornalista), il suo libro d’inchiesta Molise criminale (Editore Rubbettino); prefazione di Salvatore Calleri. In copertina: Leonardo Pappone, Giulio Cesare, misto acrilico su materiale cementizio, 2016. Sarà presente l’ispettore di polizia Mario Luzzi, protagonista di diverse delle indagini riportate nel libro. Introdurrà e saluterà il primo cittadino di Macchiagodena, Felice Ciccone. L’evento si terrà in Piazza Ottavio De Salvio. Molise criminale con sottotitolo Quello che gli italiani non sanno su un crocevia di affari, omicidi, armi, droga, terroristi e latitanti Quello di Giovanni Mancinone è un libro zeppo di episodi che si susseguono e si intrecciano con il vissuto dei molisani, ma che spesso varcano i confini regionali e nazionali, fino ad arrivare sulle tracce di Salvatore Mancuso Gomez a Bogotà, in Colombia, dove la droga si produce e si commercializza a tonnellate e i soldi vengono spediti altrove per essere riciclati dentro ai borsoni in pelle che personaggi anonimi portano a spasso per il mondo. E può succedere che anche la possibilità di essere intercettati dalle forze dell’ordine diventi un rischio calcolato. Lo hanno messo in evidenza in una importante indagine gli agenti dello SCO di Campobasso guidati da un combattivo ispettore di polizia, un sostituto procuratore attento e un giudice rigoroso. L’indagine partita da Campobasso, è passata per Reggio Calabria ed è arriva a Roma. E dalla capitale, il lavoro silenzioso dei poliziotti, si è sviluppato su molte direttrici: Londra, Madrid e le capitali della Colombia, del Venezuela, dell’Argentina e degli Stati Uniti d’America. Ma attenzione: Molise criminale è un archivio di fatti raccontati in punta di penna sugli episodi di cronaca che si sono verificati in regione: sindaci e avvocati uccisi in circostanze particolari; fabbriche svuotate e femminicidi consumati in modo atroce; l’eolico, i rifiuti e gli affari illegali. E a chi non lo sa, perché non era ancora nato, Mancinone, racconta l’arresto del ministro Tanassi per tangenti e la presenza di Vito Ciancimino a Rotello. Tutto il resto lo scoprirete voi leggendo un libro di cronaca scritto come ai vecchi tempi, forte nei contenuti e rispettoso delle persone e dei minori. «Quante storie poco edificanti nasconde questo piccolo territorio dell’Italia di mezzo che – scrive Giovanni Mancinone – dopo avere trascorso qualche anno in purgatorio, perché cooptato nella lista delle regioni in crescita economica, è stato retrocesso nelle zone dell’inferno del Sud sempre più povero e isolato… Un concetto chiaro sul Molise di oggi che affonda le sue radici nel passato». A firmare la prefazione è Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto che, dopo avere letto Molise criminale, dice fra le altre cose: “….Molti si chiedono con stupore: ma davvero in Molise c’è mafia? Eh sì, proprio in Molise c’è anche la mafia. Leggendo questo libro, si comprende bene la portata di questa presenza. Altri si chiedono ancora: è mai possibile una così vasta attività criminale? Ahimè, a dire il vero non esiste regione d’Italia e d’Europa in cui non si debbano fare i conti con l’attività dei clan mafiosi, naturalmente ognuno con un grado diverso e forme differenti di radicamento. Il problema in sostanza c’è, quindi bisogna conoscerlo e affrontarlo aiutando così il Molise a vaccinarsi dalla mafia…” Le giornate dedicate alla cultura, e ai libri in particolare, vedono l’Amministrazione comunale locale lavorare in sintonia con il network Borghi della lettura e la Pro Loco di Macchiagodena.