Sono stati intitolati all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci, per i suoi meriti di uomo di grande umanità e generosità, i giardini di Villa Potenza che si trovano vicino alla strada a lui dedicata nel 2005 situata nell’area che da via dell’Acquedotto si innesta in via Giuseppe Costantini. La Polizia di Stato, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha inoltre piantato un albero di ulivo in memoria di Giovanni Palatucci con una apposita targa in ricordo della figura dell’ex questore di Fiume. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Sandro Parcaroli, il questore di Macerata Vincenzo Trombadore e le autorità civili, militari e religiose. A benedire l’ulivo don Adam Baransky, cappellano territoriale della Polizia di Stato. «Un ringraziamento all’Amministrazione comunale che si è prodigata affinché la manifestazione avvenisse in modo sentito e con la giusta e calibrata spiritualità – ha detto il questore Trombadore -. Giovanni Palatucci è un riferimento per la nostra generazione, per i nostri giovani e per le forze di Polizia; è un esempio di sacrificio istituzionale. Si è contraddistinto con il proprio io in un mondo dove non era garantito il rispetto della vita e con manifestazioni come queste celebriamo il suo ricordo». «L’intitolazione di questo spazio verde di Villa Potenza all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci rappresenta un segnale alle giovani generazioni che abbiamo voluto dare in maniera convinta – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. I ragazzi che passeggeranno qui e trascorreranno del tempo in questo spazio verde della città avranno la possibilità di entrare in contatto con la storia e con la figura di un uomo di grande umanità e generosità che rappresenta, senza dubbio, un esempio per le generazioni future. Conoscere il nostro passato per costruire il futuro: è un aspetto importante che necessita del coinvolgimento e della partecipazione dei nostri ragazzi e di tutta la comunità». «Giovanni Palatucci è una persona dalla quale dobbiamo prendere esempio – ha concluso l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. Siamo orgogliosi di questa giornata e ringraziamo il questore Vincenzo Trombadore per aver deciso di intitolare questo spazio verde a Palatucci». Giovanni Palatucci Nato a Montella il 31 maggio del 1909, Palatucci è stato un poliziotto, vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza e Medaglia d’oro al merito civile, inizialmente addetto all’ufficio stranieri e poi reggente della Questura di Fiume. Il suo ruolo gli permise di organizzare una rete di prima assistenza per salvare i perseguitati dalla deportazione nazista e per questo fu arrestato dai tedeschi delle SS e internato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di stenti il 10 febbraio 1945. Palatucci è stato un uomo di grande umanità e generosità che ha salvato dalle persecuzioni naziste migliaia di famiglie di religione ebraica. Ultimo Questore di Fiume, morto a soli 36 anni per mantenere fede ai suoi ideali e a cui il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha deciso di dedicare un libro: “Giovanni Palatucci il poliziotto che salvò migliaia di ebrei”. Molti i riconoscimenti ricevuti da Palatucci. Nel 2000 il Vicariato di Roma ha emesso un Editto per l’apertura del processo di beatificazione, avvenuta formalmente il 9 ottobre del 2002, in occasione della cerimonia ecumenica Giubilare del 7 maggio 2000, papa Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del XX secolo, nel 2004 si è conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione ed è stato proclamato Servo di Dio mentre nel 2009 è stato emesso un francobollo commemorativo in suo onore.