Prima i sondaggi, poi gli exit poll, Macron non è mai sembrato minacciato alla corsa all’Eliseo. I risultati definitivi non lasciano dubbi e non prestano il fianco ad interpretazioni. La scelta dei francesi resta ben salda sulla conferma di Emmanuel Macron che chiude la partita col 58,55%. La sfidante, Marine Le Pen ai risultati definitivi può contare il 41,45% delle preferenze. Un ballottaggio che in ogni caso conferisce all’estrema destra un risultato mai raggiunto in passato.
Un distacco pesante
Macron stacca il biglietto del secondo mandato e stacca la Le Pen di oltre 17 punti percentuali, ottenendo il 58,55% dei voti. Una vittoria decisa quindi, non di misura come i pronostici indicavano alla prima tornata elettorale. I sondaggi infatti in quel momento parlavano quasi di un testa a testa.
Astensione record
Il termometro della affezione alla politica dei cittadini è l’astensione, e per la Francia la regola non cambia, in questa elezione presidenziale i francesi disaffezionati (o disinteressati ai due contendenti) hanno fatto marcare un pesante 28,01%. Astensione record quindi quella che ha segnato negativamente questa chiamata alle urne. E’ la più alta dal 1969, quando, alle elezioni anticipate per le dimissioni di De Gaulle, si affermò Georges Pompidou, al ballottaggio.
Il parere degli esperti
Malgrado le contestazioni che si sono succedute al governo Macron, e che in talune fasi, sembravano minare concretamente la prosecuzione del governo stesso, i francesi continuano a puntare su lui. E’ parere degli osservatori che l’elemento che non ha permesso a Marine Le Pen un risultato più apprezzabile è la sua vicinanza alla Russia di Putin. Oltre alla sua politica troppo in antitesi coi valori dell’Europa unita.
Il faccia a faccia in tv, inoltre, sempre secondo il parere dei politologi, ha definitivamente schiacciato la leader del Rassemblement National che è apparsa insicura e dominata da un Macron al quale non è riuscita a tenere testa.
Presidenziali Francia. Gli appelli per il ballottaggio di Macron e Le Pen
I voti della Sinistra radicale
Il presidente rieletto ha inoltre potuto contare sull’elettorato della Sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon, terzo al primo turno. Sebbene questi elettori che hanno ottenuto oltre il 21% non fossero in linea con Emmanuel Macron, non lo erano certamente con Marine Le Pen. Molti di questi aventi diritto, hanno dichiarato apertamente che si sarebbero astenuti al ballottaggio. Altri però obtorto collo, hanno dirottato il loro voto in favore della continuità, contribuendo così al risultato finale, raccogliendo l’appello di Emmanuel Macron.
La reazione in Italia
In Italia la notizia della rielezione di Emmanuel Macron è stata accolta con favore dal presidente del Consiglio dei ministri Mario draghi che l’ha definita una “Splendida notizia”. Nel resto d’Europa, i rappresentanti dei Paesi hanno manifestato la medesima impressione, tirando un sospiro di sollievo per essere scampati al “pericolo” della politica non esattamente europeista della Le Pen.
Foto di copertina: lemonde.fr (elaborazione)