A Roma oggi c’è stata la manifestazione IoApro per le riaperture degli esercizi commerciali. La manifestazione si è accesa in piazza San Silvestro. C’è stato chi ha cercato lo scontro, mentre in tanti hanno chiesto di essere accompagnati a Montecitorio pacificamente delle forze dell’ordine. La piazza era spaccata mentre volavano insulti ai giornalisti, petardi, bombe carta, bottiglie e manganellate. La piazza che ha chiesto le riaperture delle attività commerciali era divisa: chi in prima fila ha cercato lo scontro, mentre in tanti hanno chiesto di non arrivare alla violenza e di “essere scortati fino a Montecitorio”.
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C’è stato chi ha gridato: “Libertà, libertà”. In molti hanno chiesto alle forze dell’ordine di togliere i caschi e di unirsi alle proteste, ma ci sono stati anche insulti e cori contro gli agenti in divisa e i giornalisti, oggetto delle rabbia dei manifestanti. Ben visibile in testa alla manifestazione una rappresentanza del movimento di estrema destra CasaPound, che ha condotto anche le trattative con la Questura. I manifestanti hannpo chiesto al Governo Draghi non tanto nuovi ristori e sostegni, ma di poter riaprire le proprie attività commerciali, non solo per l’asporto o il pranzo ma a pranzo e cena con i clienti seduti ai tavoli.
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I manifestanti nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 12 aprile si sono concentrati a piazza San Silvestro dopo il divieto di piazza Montecitorio, c’è chi per questo ha chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno. Proprio a Montecitorio lo scorso 6 aprile sono andati in scena gli incidenti tra ristoratori e commercianti e forze dell’ordine. Identica la composizione: ristoratori e commercianti del coordinamento “IoApro”, ed esponenti della destra più o meno estrema pronta a lanciarsi contro i cordoni in cerca di scontro e visibilità. Proprio sul divieto hanno insistito i manifestanti che hanno chiesto di poter sfilare. Gli organizzatori avevano annunciato 50.000 manifestanti e 130 pullman da tutta Italia ma i numeri sono stati molto inferiori e i rappresentati sono stati circa un migliaio.
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