Poco prima delle 20, in Via Giacomo Carissimi nel centro storico di Marino (Roma), c’è stata un’esplosione di una palazzina di tre piani. Dapprima di ipotizzava che le vittime rimaste coinvolte erano 4 persone, ma poi il numero è sceso: due donne e una bambina che sono state estratte vive dalle macerie. La bambina di 4 anni e la madre 31enne sono state ferite in modo lieve e sono in cura all’ospedale di Frascati dove le loro condizioni risultano essere stabili, grave invece una 50enne trasportata all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Da indiscrezioni, l’esplosione è avvenuta in seguito a una fuga di gas. Il palazzo era composto da un piano terra e altri due piani. Da quanto si apprende, sarebbero ben sei gli appartamenti interessati dallo scoppio.
Ad intervenire oltre alle diverse squadre di Vigili del Fuoco, tra cui anche il personale Usar per la ricerca di persone nelle macerie, il personale del 118, i Carabinieri di Marino e della Compagnia di Castel Gandolfo.
La maggior parte degli appartamenti della palazzina erano disabitati, limitando così le vittime.
“Poteva essere un disastro, la palazzina è completamente sventrata” ha detto il Sindaco di Marino, Carlo Colizza, arrivato sul posto per verificare la situazione aggiungendo: “Ci stiamo già adoperando per trovare una sistemazione futura per le 4 persone”.
Intorno alle 22 si sono concluse le ricerche. Ora prosegue la messa in sicurezza dell’area e le indagini dei Carabinieri.
L’azienda Italgas ha informato che i loro tecnici del Pronto Intervento, arrivati tempestivamente sul luogo dell’accaduto, hanno potuto riscontrare che gli impianti e i contatori Italgas e quindi da loro installati e posti all’esterno dell’edificio, sono risultati integri.
Secondo le prime ricostruzioni, “l’evento sembra essere stato causato dal malfunzionamento dell’impianto interno o di una bombola di gpl presente in uno degli appartamenti della palazzina“, si legge in una nota.
Il Vice Presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, si è recato sul luogo dell’esplosione del palazzo, per verificare la situazione e riportando la situazione al Presidente Zingaretti. A comunicarlo è una nota della Regione Lazio.
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