Meloni pensa ad una tassazione Irpef basata sul nucleo familiare

Irpef idea di Meloni

Giorgia Meloni spiega, con un video sui social, il suo progetto di ridisegnare la tassazione Irpef. Non più basata sull’imponibile individuale ma che tenga conto del nucleo dei componenti della famiglia. L’assunto della leader di Fratelli d’Italia è che giacché la famiglia rappresenta il nucleo essenziale della vita sociale, l’ordinamento fiscale deve riconoscerne il ruolo di ammortizzatore sociale.

La proposta

Lo stravolgimento di base del calcolo dell’aliquota di tassazione potrebbe allora passare per il numero dei componenti dello steso nucleo familiare. In questo modo l’imponibile da tassare non sarebbe più calcolato sulla sola base del reddito prodotto dal singolo, ma si terrebbe conto di quanti ne andrebbero a beneficiare. L’aliquota di ricalcolo quindi sarebbe meno penalizzante se applicata a famiglie monoreddito rispetto a nuclei dove magari lavorano moglie e marito. La “ricetta” è semplicemente riassumibile col concetto che più è numerosa la famiglia, minore è la tassazione applicata al reddito.

Penalizzati single e famiglie di due persone

Non sono chiari i dettagli della proposta di riforma della Meloni. E’ però evidente che per agevolare un reddito “spalmato” per più componenti della famiglia, si dovrà necessariamente penalizzare quello che invece interessa un single o una famiglia di due sole persone. Naturalmente, fino a che la proposta non verrà descritta nel dettaglio, questa va considerata un’ipotesi, ma secondo il principio della “coperta corta”, se si taglia da una parte, bisogna per forza aumentare dall’altra.

La condizione comune

La società attuale vede sempre più raramente famiglie improntate su soluzioni monoreddituali. Emancipazione femminile e allargamento dei “bisogni” hanno conclamato la partecipazione al lavoro di entrambi i coniugi. Raramente le famiglie si reggono su un solo reddito. E allora, laddove la proposta di riforma dovesse essere attuata, l’effetto che produrrebbe non sarebbe certo deficitario per il fisco. Il timore è che invece andando di fatto ad invalidare una parte di guadagni, divenisse un deterrente proprio per il lavoro femminile, almeno per quei nuclei formati da due persone, entrambe lavoratrici.

Foto tratta da turionline.it