La nuova frontiera nella mobilitazione urbana
Il monopattino elettrico è stata l’ultima innovazione di successo per la mobilità urbana a breve-medio raggio, ci siamo abituati ormai da alcuni anni alla sua presenza sulle nostre strade e possiamo anche dire che questa novità ha avuto una diffusione a livello mondiale.
Una riflessione su questo nuovo mezzo di trasportoIl monopattino elettrico: un pericolo a 2 ruote?
Dopo questo boom, che tra le altre cose è un’espressione della globalizzazione dei costumi ed anche dei consumi, di un mondo che si muove in contemporaneità anche in posti lontani e in culture anch’esse diverse, una inversione di tendenza si è manifestata nel considerare questo mezzo di trasporto, a fronte dei suoi vantaggi, che sono numerosi, si è valutato anche il rischio che tale mezzo può costituire, sia per i conducenti sia per la circolazione stradale e pedonale ed anche per la logistica delle città le quali non sono tutte attrezzate a convivere con questo piccolo ‘scooterino’.
Il monopattino elettrico negli ultimi tempi è stato oggetto di una riflessione da parte del pubblico dei cittadini e delle autorità amministrative di molte città che si sono premurate a darne in maniera diversa una regolamentazione. Ci si è reso conto che se anche è il monopattino elettrico è un mezzo ecologico, fatto per circolare in città senza fare troppa fatica, bisogna usarlo con circospezione senza esagerare con la velocità, moderando l’audacia. Inoltre, la sua guida in città necessità di una particolare prudenza, infatti bisogna convivere in questo ambito con mezzi più potenti e aggressivi che sono le macchine e le moto.
Regolamentazione dell’uso del monopattino elettrico nelle grandi città del mondo
Insomma, il monopattino elettrico è un mezzo simpatico, ma anche un po’ problematico che richiede prudenza e criterio. Cosi anche Parigi si è ‘allineata’ dal 1° di settembre ad altre grandi città che li hanno già vietati quali New York, Barcellona, Montreal, Copenaghen, Oslo, Monaco di Baviera, Pechino, Shanghai, San Francisco e Los Angeles. Altre città le hanno relegati sulle ciclabili ed esclusi dal centro come Londra, Berlino, Madrid, Melbourne, Osaka etc etc.
Parigi dice stop al monopattino elettrico
. Dal 1° settembre 2023 infatti Parigi ha dato attuazione al referendum proposto dalla sindaca Anne Hidalgo dove il 90 per cento dei votanti si è opposto all’utilizzo dei monopattini elettrici in città. Nella capitale francese le “trottinettes”, come qui chiamano i monopattini elettrici circolavano dal 2018, ma le ripetute violazioni del Codice della strada da parte dei guidatori nonché i numerosi incidenti provocati avevano spinto i cittadini a bocciarne l’impiego e a portare alla loro abolizione. Parigi è diventata così la prima capitale europea a dire stop ai monopattini elettrici a noleggio.
Gli operatori del settore, Lime, Tier Mobility e Dott, hanno già ritirato tutti i loro 15 mila veicoli trasferendoli in altre località tra cui Bodeaux e Lille in Francia, Berlino, Londra, Copenaghen e Tel Aviv. Pur comode ed ecologiche le ‘trottinettes’ si sono rivelate pericolose e invadenti in strada e sulle piste ciclabili. Tra mancato rispetto dei semafori, zig-zag sui marciapiedi e molteplici passeggeri su un solo veicolo , spesso abbandonato dove capita, questi mezzi hanno causato non poche apprensioni negli automobilisti, nei pedoni, nei tassisti e nei guidatori degli autobus.
Dal 2019 gli incidenti stradali a Parigi sono aumentati del 189 per cento e nel solo 2022 i monopattini sono stati coinvolti in 459 sinistri, con tre morti e 426 feriti. Numeri che l’amministrazione non ha potuto evitare di considerare, chiedendo ai residenti il loro parere tramite un referendum e ricevendo una bocciatura totale che ha portato all’abolizione dei mezzi in città. Ma non tutti i residenti sono stati d’accordo, infatti, tra di essi una parte li vedeva come un’ottima alternativa al traffico.
Le regole in Italia per la circolazione del monopattino elettrico
In Italia i monopattini elettrici sono regolati da una normativa che si rifà alla legge, 28 febbraio 2020, n. 8, che ha introdotto, tra le altre, disposizioni sulla circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica e sui veicoli atipici. Le nuove regole sono relative, ad esempio, ai limiti di età per la loro conduzione, all’obbligo dell’uso del casco per i minori di diciotto anni, all’obbligo di indossare il giubbotto retroriflettente in condizioni di scarsa visibilità.
La circolazione dei monopattini elettrici, per effetto dell’equiparazione ai velocipedi, non è soggetta a particolari prescrizioni relative all’omologazione, approvazione, immatricolazione, targatura, copertura assicurativa.
Per circolare su strada, però, devono rispondere a specifiche caratteristiche: avere un motore elettrico di potenza nominale continuativa non superiore a 0,50 kW (500 watt); non essere dotati di posto a sedere per l’utilizzatore perché destinati ad essere utilizzati da quest’ultimo con postura in piedi; essere dotati di limitatore di velocità che non consenta di superare i 25 Km/h quando circolano sulla carreggiata delle strade e i 6 km/h quando circolano nelle aree pedonali; essere dotati di un campanello per le segnalazioni acustiche; riportare la marcatura «CE»; da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità, e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l’illuminazione, devono essere equipaggiati con luci bianche o gialle anteriori e con luci rosse e catadiottri rossi posteriori per le segnalazioni visive ed in mancanza non possono essere utilizzati, ma solamente condotti o trasportati a mano.
Un Referendum anche in Italia per regolamentare l’uso del monopattino elettrico?
Da qualche anno i monopattini elettrici sono diventati uno dei mezzi di trasporto più utilizzati nelle nostre grandi città. I molti servizi di sharing, uniti ai mezzi di proprietà dei cittadini, hanno fatto sì che sulle strade siano sempre di più le persone che si muovono utilizzando questo sistema di trasporto sostenibile.
Ai molti aspetti positivi legati all’utilizzo dei monopattini si affiancano anche alcuni elementi negativi legati alle cattive abitudini di chi li guida. Al crescere dell’utilizzo dei monopattini nei nostri centri urbani, infatti, ha fatto seguito un aumento esponenziale degli incidenti che vedono coinvolti questi mezzi di trasporto.
Una situazione, dunque, molto grave e pericolosa che ha spinto le nostre autorità ad intervenire per rivedere le normative su questo tipo di veicoli, tanto che qualcuno alla luce dei divieti perpetrati nelle altre città europee propone l’idea che anche nelle nostre città italiane sia preso in considerazione di indire dei referendum per fare in modo che i cittadini siano arbitri nella regolamentazione del loro spazio vitale.