Monterotondo – Capitano Ultimo ospite in “Lottare è Sognare”

Base del Progetto Legalità sensibilizzato nell’Istituto Comprensivo R. Giovagnoli di Monterotondo

di
Marocchi Maria Cristina 

Lo scorso 28 maggio si è svolto un simpatico evento nella sede centrale dell’I.C. Giovagnoli di Via Ticino per le classi medie della stessa scuola ed alcuni alunni delle superiori di zona che hanno voluto partecipare. Il tutto è stato organizzato da “La Lanterna di Diogene” e l’Istituto Comprensivo “Raffaello Giovagnoli” nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione che da 12 anni in questa scuola si svolge con la base importante da spiegare ai giovani: la Legalità. “Quasi a sostituire la materia non più presente, Educazione Civica” afferma la professoressa di lettere Fiorella Santacaterina, referente del progetto Cittadinanza e Costituzione, che continua: “Vogliamo insegnare l’educazione alla cittadinanza, il rispetto per gli altri e dare l’esempio in primis di tutto per confrontarsi con la gente e far vivere al meglio le indicazioni che cerchiamo di far rivivere, dato che ora sembrano non esistere più”. Ospite ambito della situazione è stato il Colonnello Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo e già nostro intervistato in un altro avvenimento a Fiano Romano in aprile. Ultimo, prima di entrare nella grande palestra per parlare con gli oltre duecento ragazzi, ha dedicato un buona mezz’ora sia ai giornalisti presenti che alla diretta radiofonica della Radio Cusano Campus e al saluto agli altri ospiti da lui graditissimi, la Dirigente scolastica Teresa Barletta, la presidente de “La lanterna di Diogene” Caterina Simei, già da lui conosciuta in altri eventi, e le forze dell’ordine di zona che lo hanno commosso con la loro presenza per avergli ricordato i suoi tempi passati, il Commissario Carlo Spuntarelli della Polizia Locale e l’Appuntato scelto q.s. William D’Alesio della sezione radiomobile dei Carabinieri di Monterotondo.

L’incontro con i giovani studenti è stato introdotto da Fabrizio Ragonetti, coordinatore dell’HUB ATTIVAMENTE, che oltre alla presentazione del  già noto Capitano Ultimo ha anche introdotto anche gli alunni che hanno animato musicalmente l’evento guidati dalla professoressa Fiorella Santacaterina e da Andrea Di Pierro, grazie anche ai docenti di musica dell’Istituto. Ultimo ha iniziato il discorso con i ragazzi facendo presente che una delle cose più importanti per il futuro sono loro e che essere amici sempre, aiutarsi, camminare insieme, e restando uniti è basilare per non dare spazio alla violenza, cose che devono diventare realtà da subito, in questo modo non esisterebbe più il bullismo da dove invece oggi inizia la malavita. “Ai tempi nostri noi non ci siamo riusciti” afferma e  continua: “per questo spetta a voi il compito di lottare e sognare per avere un mondo migliore per voi stessi e i vostri figli che arriveranno. Usate il vostro talento e le vostre capacità per fare la differenza. Questa è l’unica risoluzione possibile. La vita è una corsa, è un dono ma è sempre un filo sottile che da un momento all’altro può cambiare tutto. Cadere in difficoltà è un attimo e in quell’attimo serve qualcuno che ti abbraccia e ti aiuta, quindi ricordatevi che il futuro siete voi”. Da anni Ultimo è impegnato in ambito sociale per diverse cose ma di base per il reinserimento di ragazzi con percorsi difficili ed è la motivazione per la quale va nelle scuole cercando di spronare la lealtà, l’aiuto e la legalità.   La dirigente Barletta ha poi spiegato: “Io stessa quando chiamo ospiti in questa scuola chiedo sempre loro di guardare negli occhi i ragazzi, cosa che sembra banale ma oggi è difficile visto che spesso non si riesce a guardare negli occhi nemmeno i nostri figli. Io sono a servizio dei ragazzi ed è per questo che oggi avere avuto qui Capitano Ultimo mi ha emozionata e resa felice per quello che avrà trasmesso loro”. Parecchi i ragazzi che hanno fatto domande a Di Caprio sulla sua attività, l’arresto di Totò Riina, e sulle stragi proprio ricordate nei giorni precedenti, Dalla Chiesa e Borsellino, e lui ha risposto: “Non amo parlare di me perché ho sempre combattuto in disparte, rimanendo ai margini. Sono stato come la cornice che ha il dovere di proteggere un quadro prezioso. E quel quadro siete voi, le vostre famiglie, la scuola, le parrocchie, la comunità tutta. Ho avuto la fortuna di poter fare battaglie grandi in un momento in cui in Italia regnava la disperazione. Alcuni li abbiamo persi in questa battaglia ma li portiamo sempre nel cuore. Abbiamo visto da vicino la violenza e lo sfruttamento e a questo abbiamo contrapposto una delle tecniche che ci ha insegnato il Generale Dalla Chiesa: registrare, filmare, imparare a conoscere il fenomeno per poterlo arginare”. Alla fine dell’avvenimento è stato interessante anche l’intervento dello storyteller Simone Saccucci, pedagogista, che ha riprodotto con fantasia, teatralità e maestria il racconto della Strage di Capaci, il tutto ha emozionato e coinvolto i presenti.

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