Aveva appena 26 anni, una vita davanti a se, Andrea Tesei, capo scout, stroncato dal coronavirus, e la più giovane vittima italiana uccisa dal morbo.
Andrea viveva a Predappio con la mamma, era un ragazzo solare, amato da tutti; da alcune settimane era ricoverato e le sue condizioni erano state critiche, ma andava migliorando, prima che il male avesse il sopravvento, tanto è vero che era stato dimesso anche dalla rianimazione.
Il ragazzo tuttavia, che aveva una patologia cronica, non ce l’ha fatta , lasciando nel dolore la sua città, che lo ricorda con affetto; la sua vicenda è stata raccontata dal Resto del Carlino, che ha riferito il decesso sia avvenuto a seguito di un malore all’ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì.
A Predappio viene ricordato per il suo impegno nel servizio civile e con la sua attività di scout, con la quale aiutava anche il prossimo. La madre, che è anche vedova, ora si trova in isolamento fiduciario, per capire se possa aver contratto il virus.
Una triste perdita, che va ad aggiungersi a due altre giovani vite spezzate dal Covid-19 nel Lazio.