Lo hanno annunciato a giugno in un comunicato il Presidente Mauro Caliste e l’Assessore Maura Lostia del Municipio Roma V.
La strada era infatti rimasta interrotta per tre anni, a causa di una chiusura dovuta ad una perdita d’acqua verificatasi il 25 maggio 2021, che aveva causato una voragine sul marciapiedi “sgrottando” terra, acqua ed un mare di fango in un garage sotterraneo di Via Zenodossio.
Avevamo già trattato il tema in un articolo dell’ottobre 2022, parlando di dissesto idrogeologico e digitalizzazione dell’acqua. Anche se la voragine di Via Zenodossio non è stata causata da una cavità, vogliamo comunque ricordare che il Municipio V è particolarmente vulnerabile alla formazione di voragini a causa della presenza di cavità sotterranee, e per questo nel 2017, è stato avviato un piano per mappare le aree a rischio e verificare gli acquedotti, con la presentazione di una mappa delle cavità nel 2022.
All’insediamento dell’attuale amministrazione, la situazione di Via Zenodossio appariva in stallo. Sebbene i periti avessero già garantito la stabilità del palazzo sovrastante, non si erano ancora determinate definitivamente le responsabilità del danno e non erano stati avviati i lavori di chiusura della voragine e ripristino della strada. Per superare le controversie e procedere con i lavori, era stato istituito un tavolo tecnico, condotto dal Municipio, che aveva coinvolto Acea Ato2, le assicurazioni, i periti e gli avvocati delle parti. Gli accordi erano stati raggiunti nell’agosto del 2023. Dopo questi accordi, l’ufficio tecnico municipale aveva preso in carico le pratiche di ripristino, ed una volta confermato da Acea e dai privati il cessato pericolo, venivano conclusi i lavori ripristinando la viabilità, integrata da una nuova disciplina di traffico con un divieto di transito per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate per salvaguardare l’area, soggetta a fragilità nel sottosuolo.
Caliste e Lostia oltre ad annunciare l’apertura della strada, hanno anche voluto serenare quanto all’importante lavoro di controllo del sottosuolo e delle mappature, rassicurando che lo stesso continuerà per garantire che tutte le aree a rischio nel Municipio vengano monitorate e mantenute in condizioni di sicurezza ottimali.
Non sono però mancate critiche. Enzo Blasi del comitato “La Passione di Prendermi Cura”, che si era attivato fin da subito per accertare i fatti, coinvolgendo le autorità locali. Dopo il sopralluogo dell’allora Presidente della Commissione Trasparenza di Roma Capitale, De Priamo, a febbraio 2022, e quello della Consigliera Capitolina Masi (FDI) a marzo 2022, era stato presentato un ordine del giorno in sede di bilancio. Questo chiedeva di predisporre un progetto complessivo di riqualificazione dell’area, con il rifacimento delle strade e dei marciapiedi, nonché la prevenzione dei fenomeni di sprofondamento del suolo in collaborazione con Acea. Tuttavia, la maggioranza lo aveva bocciato, racconta Blasi, suscitando forti critiche.