Municipio III Roma, “E la Madonnina sta a guardare”
Lo scorso 19 Febbraio, sul canale 14, SuperNova TV, si è svolto un acceso dibattito contradittorio tra il Presidente del Municipio di Roma, Giovanni Caudo e il consigliere Riccardo Evangelista, dello stesso Municipio: oggetto della contesa è stata la notizia comparsa sul quotidiano Repubblica,
relativa al progetto di riqualificazione urbana di piazza di piazza Sempione, a Montesacro, dove tra la sede dello stesso municipio e la Chiesa si trova la statua della Madonna.
Come ha fatto notare il giornalista, che durante la trasmissione ha moderato il dibattito, l’argomento dello spostamento della statua della Madonna è stato molto dibattuto ed ha richiamato l’attenzione da parte dell’opinione pubblica tanto che qualcuno ha trovato nel fatto una similitudine con le dispute tra Don Camillo e Peppone, raccontate dallo scrittore Giovanni Guareschi.
Lo spostamento della statua, non è che un particolare dell’intero progetto, che si prevede che abbia il costo di 700.000 euro, e che tra l’altro prevede l’eliminazione degli alberi.
Potrebbe interessrti anche -> Inaugurato centro vaccinazione anti Covid-19 La Nuvola
Il consigliere Evangelista ha contestato al Presidente Caudo, che è un aspirante candidato sindaco del Centro-Sinistra alle prossime elezioni amministrative romane, di non essere stato trasparente in questa sua iniziativa, che addirittura è stata resa nota dal quotidiano La Repubblica, e la notizia è stata accolta con sbigottimento da tutti; primi fra tutti gli abitanti dello stesso Municipio III.
Caudo, in proposito dice che è stata fatta un’ordinanza datata 2 novembre 2020, ma che lui ha dato pubblicità a questo progetto in un secondo tempo perché ha dovuto attendere il parere positivo di ben 2 Sovrintendenze, quella ai beni Culturali e Paesaggistici e quella ai Beni Archeologici.
Ora, per inquadrare meglio la questione bisogna spendere qualche parola circa la zona di cui stiamo parlando: si tratta di una zona circoscritta nel quartiere Montesacro che nel 1920 è stata oggetto di un progetto urbanistico ben articolato e a suo modo di avanguardia firmato dall’Ing. Gustavo Giovannoni, che era anche Architetto ed Urbanista.
‘La Città Giardino’, così come fu chiamato l’unità urbanistica, oggi integrata nel quartiere Montesacro, si trova a Nord-Est di Roma, su un’altura lungo la via Nomentana, in prossimità della confluenza del fiume Aniene col Tevere.
Potrebbe interessarti anche -> Musica, il Lazio punta sui giovani con Laziosound
La Città Giardino era stata progettata come una zona residenziale, destinata alla classe medio borghese dei dipendenti dei Ministeri e delle Ferrovie dello Stato.
Il progetto dell’Ing. Gustavo Giovannoni, fu strutturato secondo due elementi principali: il primo, un sistema di servizi per i cittadini come scuola, chiesa, cinema-teatro, ufficio postale, negozi, e il secondo, il grande parco pubblico (oggi facente parte della Riserva Naturale dell’Aniene).
Lo stile architettonico è il “barocchetto”, uno stile gradevole che ci trasporta in tempi passati, che consiste nella rielaborazione di elementi dell’architettura minore romana tra il ‘500 ed il ‘700.
Nella sua impostazione originale, di piccola città con una sua autonomia la Città-Giardino ha resistito per circa trent’anni.
Intorno agli anni ’50, con la grande espansione edilizia e la costruzione del Grande Raccordo Anulare essa si è trovata ad essere conglobata nel tessuto urbano della città di Roma.
Ma torniamo al dibattito:
Il Presidente Caudo fa notare al consigliere Evangelista come il progetto di sistemazione e pedonizzazione di Piazza Sempione risponda ad una esigenza di socialità a fronte di meno macchine posteggiate, si darà più spazio all’incontrarsi, una piazza per riunirsi, per il mercato, per le manifestazioni culturali, ‘per quello che si chiama Bellezza in genere’.
Di contro, il consigliere Evangelista contesta che questo progetto è frutto di scelte non condivise, e che è stato calato dall’alto, senza consultare i cittadini che si stanno ribellando, anche perché prevedono che questa ‘Isola Pedonale’, possa avere anche un riscontro negativo e che possa divenire un luogo della ‘Movida’, turbando così la quiete del quartiere.
Inoltre, continua Evangelista -e si ritorna sempre alla Madonnina- la statua occupa una posizione centrale nella piazza, tra il municipio e la Chiesa e a tal proposito bisognava anche sentire il parere del Parroco Don Mario.
Siamo alle ultime battute, il Presidente Caudo fa notare come lui non ha imposto nulla circa lo spostamento della statua e come invece sia stata la Sovrintendenza che lo abbia consigliato, in quanto con la pedonizzazione della Piazza Sempione, è venuta meno la funzione di rotatoria che la statua aveva, e quindi anche per motivi estetici essa poteva ben stare a ridosso degli scalini della Chiesa, poi riguardo al parroco non era stato possibile contattarlo, ma non per sua negligenza e che comunque lo avrebbe contattato.
Il dibattito si chiude, sia il Presidente Giovanni Caudo che il Consigliere Riccardo Evangelista rimangono sulle loro posizioni, e la statua della Madonnina si interroga circa il suo futuro destino…
Iscriviti a:
Notizie dal web
Gruppo Facebook di Notizie di Attualità, Cultura, Scuola e Formazione, Economia, Scienza, Società, Gastronomia, Politica, … – Tutto tratto dal WEB