In Piazza Roberto Malatesta vicino alla fermata della metro C intorno alle 23 dello scorso 5 luglio, di ritorno da una partita di calcetto, due ragazzi minori si stavano salutando e si erano seduti per parlare 5 minuti prima di salutarsi, quando sono sopraggiunti tre ragazzi di presunte origini nordafricane che, con la scusa di chiedere informazioni su una strada li hanno distratti ed aggrediti per rubare una catenina d’oro al collo di L.V.
Per il ragazzo, ma anche per la famiglia, la catenina era un caro ricordo della bisnonna quindi, al la del valore economico, è stato violentemente privato di un valore affettivo, di un ricordo lasciato dalla cara parente.
L.V. ha subito anche l’aggressione fisica ed ha riportato graffi al collo.
Siamo stati informati dell’accaduto dalla mamma di L.V. La signora ci ha anche raccontato che oltre ai danni economici, fisici e affettivi, il ragazzo è molto provato dato che lo scippo è avvenuto vicino casa. Ed è proprio questa vicinanza a casa che rende ancora più forte la paura in quanto ci si rende conto che anche l’ambiente in cui non solo stanno crescendo i nostri figli, ma anche dove siamo cresciuti noi, i nostri genitori ed i nostri nonni, è diventato sempre più pericoloso.
La signora nel parlare con noi ci ha manifestato la sua esasperazione ed il dolore per il figlio ed ha tuonato a gran voce “Non siamo più liberi di vivere le nostre vite, nemmeno sotto casa!“
Il ragazzo al momento non intende sporgere denuncia anche se i genitori hanno cercato di convincerlo ad andare alla stazione dei Carabinieri perché è molto provato dall’episodio.
Purtroppo sappiamo e leggiamo nelle cronache di molti casi come questo. Altrettanto spesso però la gente è reticente a denunciare in quanto vede che queste denunce vanno a vuoto.
Non è così, ci spiegava qualche anno fa un professore di sociologia: “denunciare serve, anche se nessuno viene arrestato, e serve per far si che le Forze dell’Ordine, apprendendo che, il numero dei reati in una certa zona, in una fascia oraria particolare, ecc… sale, possono intensificare i controlli e pertanto, prevenire.“