Esplode Tor Pignattara
Nella giornata odierna un altro evento ha fatto notizia. L’annuncio di una raccolta firme e della presentazione di un esposto al Prefetto, relativamente alla sicurezza, da parte dell’associazione Impegno civico. Veniamo a conoscenza di questo evento attraverso un articolo pubblicato da Roma Today che titola:
Tor Pignattara, esposto al Prefetto per la sicurezza. E una proposta: “Troppa povertà, ascoltate anche le realtà solidali”
La nota testata evidenzia come questa iniziativa lanciata dall’associazione Impegno Civico sia importante non solo come denuncia alle forze dell’ordine di fatti che accadono, ma anche per una proposta alla politica affinché al tavolo dell’Osservatorio per la sicurezza siano presenti anche le associazioni e tutte quelle realtà che rappresentano e si occupano di povertà nel territorio.
Questa pubblicazione, in molti ha generato dei dubbi e a tal proposito, Romilda Salvati, delegata ai Rapporti istituzionali di Forza Italia del V Municipio, in una nota dal titolo
NESSUN COLLEGAMENTO TRA ESPOSTO TOR PIGNATTARA E CENTROSINISTRA
precisa:
“Comunicando il deposito dell’esposto con contestuale diffida, curato dall’avvocato Massimo Magliocchetti, che contiene una dettagliata esposizione dei problemi strutturali del quartiere di Tor Pignattara, approfitto per precisare l’assenza di legami tra tale azione legale e la raccolta firme che lista di centrosinistra ‘Impegno Civico‘ annunciava nelle stesse ore” – e continua- “Trenta cittadini, coordinati da Paolo Antonilli, hanno depositato oltre 200 pagine a 12 istituzioni romane riguardanti decoro urbano, abusivismo commerciale, violazione sistematica delle norme Covid-19, bivacco incontrollato e mancata raccolta rifiuti e chiedono la concreta applicazione del Patto per la Sicurezza del 18 aprile 2019, affinché sia garantito, nel rispetto delle reciproche competenze, il bene pubblico della sicurezza urbana da individuarsi ex art. 6 della legge n. 48/2017 in tutto quanto afferisce alla vivibilità e al decoro della città, eliminazione dei fattori di marginalità sociale, prevenzione della criminalità in particolare di tipo predatorio, promozione della cultura della legalità ed affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile -conclude Salvati- La spiacevole sovrapposizione mediatica ad iniziative altrui è certamente una bizzarra coincidenza non voluta, ma chiarirlo è’ una questione di basilare rispetto nei confronti dei cittadini, delle loro scelte, di mesi di lavoro di un professionista senza colore politico e di reale svolgimento dei fatti”
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