Nel pomeriggio di sabato 20 giugno, oltre 50 cittadini di Torpignattara, esasperati per la situazione in cui versa il quartiere, si sono riuniti, rispettosi delle leggi sul distanziamento sociale, presso il ristorante “Pepe nero” per discuterne insieme alle istituzioni.
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La partecipazione
A differenza della partecipazione cittadina, che è stata a nostro avviso alta ed attiva, quella delle istituzioni è stata quasi nulla, si è notata una timida e fugace presenza delle consigliere, Elisabetta D’Alessandro, presidente della II Commissione (Commercio in sede fissa, su aree pubbliche e di pubblici esercizi – Piano delle aree – Artigianato – Mercati saltuari – Sportello Unico per le imprese – Servizi e abusivismo – Pubblicitari – Occupazione Suolo Pubblico – Grande distribuzione) e Yepez Jenny Erika, presidente della commissione Pari opportunità del Municipio V. Hanno invece partecipato attivamente gli esponenti di Fd’I Francesco Figliomeni, vice presidente del consiglio comunale, ed il consigliere municipale Christian Belluzzo, presidente V commissione (Lavori Pubblici – P.U.P. – Mobilità – Traffici e segnaletica. Disciplina Edilizia – P.R.G. – Pianificazione e Programmazione del Territorio) del Municipio V.
Gli organizzatori sottolineano che sono state mandate mail di invito a partecipare, a tutti, dal Presidente del V Municipio Boccuzzi, agli assessori e consiglieri municipali, di maggioranza ed opposizione, ed anche alla Sindaca Raggi.
La denuncia
Nel corso della riunione molti dei cittadini presenti, hanno potuto esprimere e manifestare i disagi in cui il quartiere versa, intervenendo con ordine e pacatezza sui vari punti che vanno dall’ordine pubblico al decoro, passando attraverso la pulizia e l’igiene, anche considerando le nuove regole (Leggi) introdotte per tutelarsi dal Covid-19.
In particolare questi cittadini (ndr. e noi diciamo “per cominciare…”), chiedono:
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Che vengano risolti urgentemente i problemi dei senza fissa dimora, problema in costante aumento e che mina anche alla sicurezza degli abitanti.
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Rimozione delle grate in ferro delle aiuole dei platani in via di Torpignattara.
Il perché delle richieste
Riguardo la prima richiesta, andando in giro per il quartiere, sono evidenti i bivacchi di queste povere persone che hanno sicuramente bisogno di assistenza e di un tetto sicuro. Ultimamente, alcuni di essi bivaccano addirittura all’interno di cortili privati causando disagi e paura.
Il secondo punto racchiude più problematiche, in primis, queste aiuole sono un punto di assembramento, gente che bivacca, fa gruppo, si ubriaca, litiga, contravvenendo a più cose negative oltre che fuori legge, infatti, si va contro le regole del distanziamento imposte dalle nuove norme di tutela al Covid-19; a seguire, queste aiuole sono diventate dei veri e propri secchi di immondizia, bottiglie, carta, bicchieri di plastica, e chi più ne ha, più ne metta. Per ultimo ma non ultimo per importanza, evidenziamo come l’assembramento di cui sopra, porta spesso a risse di gente ubriaca, minando di fatto alla tranquillità e sicurezza degli abitanti.
Alla fine del dibattito, prima di fare un giro per il quartiere per toccare con mano la situazione, fiduciosi che finalmente qualcosa si muova, il sig. Paolo Antonilli, portavoce di questo gruppo di cittadini, ha consegnato all’on. Figliomeni una serie di documenti da dove si evincono le richieste dei cittadini e che documentano le varie denunce fatte.
Per le strade del quartiere
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