Sta morendo: è solo questione di giorni”. Secondo i medici è a rischio, l’infarto può arrivare “in qualsiasi momento.
La sua portavoce ed i medici che lo seguono spiegano che le condizioni di salute dell’oppositore di Putin sono gravissime.
Anche il presidente Usa Joe Biden interviene sulla vicenda: “La sua situazione è totalmente ingiusta”.
I sostenitori di Alexei Navalny indicono proteste in tutta la Russia per mercoledì 21 aprile.
Settanta personalità del mondo dell’arte, ma anche scrittori e attori hanno pubblicato un appello a Vladimir Putin perché vengano prestate immediate cure mediche all’oppositore del Cremlino. Navalny dal 31 marzo è in sciopero della fame in prigione. Tra i firmatari dell’appello figurano anche i premi Nobel per la Letteratura Svetlana Alexievitch e Salman Rushdie.
“Ci appelliamo a lei signor presidente affinché Navalny riceva immediatamente attenzione medica adeguata e le cure urgenti di cui ha bisogno e alle quali ha diritto come tutti i cittadini russi”. E’ scritto nel testo.
L’appello dei 70 intellettuali è stato sottoscritto anche da J.M. Coetzee, Jude Law, Vanessa Redgrave, J.K. Rowling, Arundhati Roy.
Il tentativo è quello di sensibilizzare il Cremlino ed indurlo a fornire l’assistenza necessaria al blogger dissidente.
Qualche ora prima dell’appello Navalny ha raccontato su Instagram che il personale carcerario lo ha minacciato dell’imposizione di un’alimentazione forzata usando “la camicia di forza e altri piaceri”.
Daria Navlnaya, la figlia 20enne, studentessa all’università di Stanford in California, ha lanciato l’allarme su Twitter: “Consentite a un medico di visitare mio papà”.
Il presidente americano Joe Biden è intervenuto, sul caso: “È totalmente, totalmente ingiusto. Totalmente inappropriato”, ha detto parlando con i cronisti. Proprio per il caso dell’avvelenamento di Alexei Navalny, gli USA hanno deciso nuove sanzioni contro la Russia.
La portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, ha dichiarato ieri “Alexei sta morendo. Nelle sue condizioni è questione di giorni”.
Il suo medico personale Anastasia Vasilyeva, un cardiologo e altri due medici, avvisano del rischio di un arresto cardiaco e chiedono di vederlo.
I medici hanno inoltre spiegato che il potassio nel sangue ha raggiunto “livelli critici”. Questo implica funzioni renali compromesse.
I sostenitori del leader dell’opposizione hanno indetto proteste in tutta la Russia. Le proteste scatteranno mercoledì 21 aprile, dopo che Vladimir Putin terrà il discorso alla nazione.
Leonid Volkov, capo dello staff del dissidente, ha scritto su Facebook: “È tempo di agire, qui non si tratta solo della libertà di Navalny, ma della sua vita”.
Sono giorni che il leader dell’opposizione chiede la visita in carcere del suo medico per un trattamento appropriato per dolori alla schiena nonché intorpidimento a gambe e mani. Navalny è ancora provato dopo l’avvelenamento del quale ritiene responsabile il Cremlino. Anche per questa ragione crede che gli venga impedita una visita da un medico, perché “potrebbe emergere che la perdita di sensibilità agli arti possa essere dovuta ad avvelenamento. Sostiene Alexei Navalny.
Intanto la corsa contro il tempo resta la priorità di cerca di salvarlo da quello che ormai appare come un epilogo drammatico.
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