Un bilancio piuttosto inquietante che vede più di 9.000 sequestri di prodotti contraffatti nel 2024 all’aeroporto di Ciampino a Roma. Questo è il frutto delle operazioni dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e della Guardia di Finanza, che hanno operato circa 2.000 controlli mirati. Gli operatori agiscono forti della propria esperienza nell’identificare i segnali delle contraffazioni, in particolar modo nelle spedizioni internazionali.
Gli elementi che destano sospetti ai controlli
Generalmente il campanello d’allarme è dato dai canali di acquisto sospetti, ma anche le confezioni poco credibili o che presentano alterazioni mettono in guardia gli operatori. Tutti i dettagli sono controllati e moltissimi articoli destinati al mercato nero vengono così bloccati al momento dei controlli.
La nota delle Agenzie delle Dogane
Con una nota, l’Agenzia delle Dogane spiega: “I sospetti di violazione dei diritti di proprietà intellettuale sono confermati dalle perizie tecniche delle società titolari di noti marchi contraffatti. Per i destinatari, acquirenti privati degli articoli contraffatti, sono state elevate le contestazioni per irregolarità amministrative. Mentre, per casi di acquisto ai fini di commercializzazione, è stata informata la competente Procura della Repubblica, che valuta eventuali responsabilità penali”.
La legge
Nella normativa anticontraffazione è prevista una sanzione amministrativa minima di 600 euro per l’acquirente privato che importa articoli contraffatti. L’importazione a fini commerciali è invece punita con la reclusione da uno a quattro anni e con una multa da 3.500 euro a 35mila euro.
Articoli distrutti
La sezione operativa di Ciampino nel 2024 ha proceduto alla distruzione di oltre 26mila “articoli contraffatti di pregressi sequestri. All’esito della definizione dei relativi procedimenti amministrativi e penali, che prevedono la sistematica confisca finalizzata alla distruzione della merce che non può essere immessa in commercio“.
Numeri impressionanti
I numeri delle merci sequestrate sono realmente impressionanti e sono il segnale di un’azione di contrasto efficace al traffico di articoli contraffatti o illegali. Questo non fermerà i tentativi di far “passare” merci alterate, ma sicuramente è un buon deterrente contro chi spera di fruire di questi canali per i propri affari illeciti.
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