Nell’ultima settimana oltre 3000 controlli a Roma contro gli illeciti commerciali

In questa prima settimana di Luglio la polizia locale di Roma ha intensificato i controlli contro l’abusivismo commerciale. Le attività di polizia per il contrasto al degrado urbano e l’abusivismo del commercio illegale sono state rafforzate in special modo in alcune aree della città. Le zone interessate dall’intensificazione delle verifiche sono quelle generalmente più colpite della Capitale: L’Esquilino e la zona della Stazione Termini. Ma anche la fascia del litorale romano.

Nell’ultima settimana gli uomini dell’Unità SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) del I Gruppo Storico, hanno eseguito oltre 3000 controlli. Le zone interessate in particolare sono state appunto quelle generalmente interessate in maniera pesante dal fenomeno. In queste aree sorgono mercatini abusivi dove sono vendute merci di ogni genere. Le forze dell’ordine hanno sequestrato poco meno di 14 mila articoli destinati illegalmente alla vendita e sono state controllate oltre 150 persone.

I controlli hanno interessato anche Ostia, specialmente nella parte dell’arenile. Gli uomini del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, di concerto con alcune unità del X Gruppo Mare, già dall’inizio della stagione estiva sono impegnati in queste attività di controllo. Il contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale, solo nell’ultimo intervento, ha determinato il sequestro di circa 2000 articoli in vendita illegalmente. Si tratta prevalentemente di articoli “da mare”, dall’abbigliamento agli accessori, ma anche oggetti di bigiotteria, giocattoli e altri oggetti utili nelle vacanze in spiaggia.

Gli oggetti di dubbia provenienza venduti illegalmente sono potenzialmente non sicuri per i materiali che li costituiscono e per le colorazioni. Spesso non sono soggetti a certificazione o presentano alterazioni di fabbricazione. Tra gli oggetti illegali, non di rado, si trovano articoli “regolari” ma provenienti da furti. Il fenomeno oltre a costituire un illecito, provoca fondamentalmente un danno riflesso al commercio ufficiale.

Foto: ilcentro.it