Sebbene nelle ultime ore si sarebbe segnalata una frenata dell’indice di contagiosità, a breve il Governo potrebbe adottare nuove misure per abbassare ulteriormente i dati, creando il cosiddetto “lockdown leggero”, che potrebbe cominciare da domenica 15 novembre. In particolare, tre quarti delle Regioni italiane potrebbero trovarsi in zona rossa.
Ricordiamo che attualmente sono soltanto 5 le Regioni in zona rossa: Lombardia, Valle D’Aosta, Piemonte, Calabria e Alto Adige. Si trovano attualmente in zona arancione, invece, Sicilia, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Umbria, Toscana e Liguria.
LEGGI ANCHE – INPS, Reddito di cittadinanza: da questo mese cambia pagamento
A prescindere dalla tipologia di zona di appartenenza, bisogna comunque rimanere cauti su ciò che si fa. Anche perché le multe e le sanzioni da parte degli organi predisposti non stanno mancando: in questo sensoal comando generale dell’Arma dei Carabinieri è stato predisposto e poi diffuso di recente a tutti i comandi un documento in applicazione del Dpcm del 3 novembre scorso.
Quali sono i rischi e le sanzioni per le persone? Queste le restrizioni in zona gialla:
- divieto di assembramento,
- obbligo di indossare la mascherina,
- distanziamento sociale minimo di un metro,
- obbligo di rimanere a casa dalle 22.00 alle 5:00;
- divieto di violazione della quarantena e dell’isolamento precauzionale così come l’allontanamento da casa di chi ha un’infezione respiratoria con febbre più alta di 37,5°.
Anche l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici resta vincolato dalle precedenti regole, mentre sono sospese le attività nei parchi tematici e di divertimento e all’aperto l’attività sportiva deve svolgersi ad almeno due metri di distanza. Per ogni altra attività, bisogna mantenere il metro di distanza, così come nelle riunioni.
Trasgressioni di queste regole, fatta eccezione della violazione della quarantena, per cui si finisce nel penale, vengono sanzionate con multe di 400 euro, abbassate a 280 se pagate entro cinque giorni.
Nelle aree arancioni si deve aggiungere il divieto di spostamento tra regioni e comuni tranne per “comprovate esigenze”. Infine, nelle aree rosse, sono addirittura vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dai e nei territori interessati, con l’attività sportiva e motoria che può svolgersi solo in prossimità dell’abitazione.
LEGGI ANCHE – INPS, Reddito di cittadinanza: cambia il giorno del pagamento
Quali sono, invece, i rischi per gli esercenti? Le attività di piscine, centri natatori e benessere, centri termali e palestre sono sospese, mentre le manifestazioni pubbliche sono autorizzate solo in forma “statica”. Sospesi anche:sale giochi, scommesse, bingo, teatri, cinema, sale da concerto, sale da ballo e discoteche, convegni e congressi, musei e mostre. Per i luoghi di culto e le funzioni religiose, sono imposti distanziamento di un metro e divieto di assembramento.
Solo nelle zone gialle, i negozi e i servizi di ristorazione sono autorizzati dalle 5 alle 18 e in caso di violazioni, l’ammenda è sempre pari ad almeno 400 euro, a cui può aggiungersi altro. Nelle zone arancioni e rosse sono sospesi gli esercizi al dettaglio con una serie di eccezioni e violaizoni delle regole in questi casi possono portare anche alla chiusura dell’esercizio.