Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, appena approvato dal Senato, i monopattini elettrici saranno soggetti all’obbligo di assicurazione. “I monopattini a propulsione prevalentemente elettrica non possono circolare senza copertura di polizza di responsabilità civile verso terzi. Come previsto dall’articolo 2054 del codice civile”. Chi verrà sorpreso senza assicurazione rischierà multe salate. L’articolo 193 del codice della strada prevede infatti sanzioni che oscillano tra 866 e 3.464 euro, a cui si aggiungono i pericoli legati a eventuali incidenti.
Obbligo di targa e casco
Oltre all’assicurazione, sarà necessario ottenere un contrassegno identificativo adesivo, plastificato, non rimovibile, emesso dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, secondo le modalità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il casco poi, diventa obbligatorio per tutti, maggiorenni compresi.
Circolazione
Le nuove norme specificano inoltre che i monopattini potranno circolare solo su strade urbane con limite di velocità fino a 50 km/h. Quindi circolazione limitata alle aree cittadine e (seppure non esplicitamente vietato) potrebbero essere esclusi da piste ciclabili e aree pedonali.
Parcheggio
Viene introdotto anche il divieto di parcheggiare sui marciapiedi, a meno che i Comuni decidano di riservare spazi dedicati, garantendo però il passaggio dei pedoni e delle persone con disabilità. I monopattini potranno dunque sostare negli spazi riservati a biciclette, ciclomotori e motocicli.
Costi per gli utenti
Tra assicurazione, casco e targa, i costi per i proprietari di monopattini aumenteranno sensibilmente. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, pur sostenendo l’importanza di incrementare la sicurezza, invita il governo a vigilare per evitare eccessivi oneri per i consumatori. “In Italia ci sono circa 550mila monopattini elettrici, di cui 42mila già coperti da assicurazione poiché appartenenti a società di sharing”. Per gli altri, i costi di una polizza variano da 40 a 150 euro all’anno.
Le compagnie di sharing protestano
Le aziende di sharing temono ripercussioni significative sul settore. Michele Francioni, direttore operativo di Bit Mobility, sottolinea che il passaggio a un’assicurazione Rc Auto e l’obbligo di targa rappresentano spese aggiuntive rilevanti. Critica anche l’obbligo del casco, che ritiene essere una scelta ideologica. “I dati mostrano che gli incidenti sono meno frequenti con i monopattini rispetto alle biciclette, soprattutto nel settore del noleggio. Tuttavia, i nostri appelli sono stati ignorati”, conclude. Anche il direttore di Bit Mobility osserva che la legge non impone alle società di noleggio di fornire caschi, ma sottolinea le difficoltà pratiche di farlo. “Queste nuove regole comporteranno costi che il settore difficilmente potrà sostenere”.
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