Il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani ha presentato questa mattina in videoconferenza stampa dal Palazzo Comunale, la nuova composizione dell’Esecutivo dopo l’ingresso dell’Ing. Mario Angelo Mazzi che ha ricevuto l’incarico di Vice Sindaco e le deleghe assessorili a Urbanistica, Edilizia, Mitigazione del rischio sismico, geologico e idrogeologico, Patrimonio (all’indomani delle dimissionario dell’Avv. Angelo Ranchino). Presenti alla conferenza stampa telematica anche gli Assessori Piergiorgio Pizzo che ha ricevuto anche le deleghe in materia di Attività produttive e Sviluppo economico (già detiene quelle al Bilancio e Tributi), l’Assessore Gianluca Luciani che ora ha anche competenza su Viabilità e Traffico e gli Assessori Angela Maria Sartini e Carlo Moscatelli. “Oggi è una giornata importante – ha esordito il Sindaco, Roberta Tardani – perché l’Ing. Mario Angelo Mazzi è a disposizione della città in un’altra veste quella di amministratore pubblico, dopo aver lavorato per lunghi anni alla direzione del Settore Lavori pubblici e Urbanistica del Comune di Orvieto. Il suo curriculum professionale e le esperienze accumulate non solo all’interno del Comune di Orvieto ma anche in altre importanti istituzioni cittadine, dalla Fondazione Cro all’Opera del Duomo, parlano da sole. Quando gli ho proposto di entrare nella nostra squadra – ha aggiunto – lui ha giustamente preso qualche giorno di tempo per pensarci ma mi ha salutato così: se lo faccio è per un atto d’amore verso la città. Oggi è qui con noi. La sua scelta, la mia scelta di cui rivendico l’autonomia, risponde soltanto a questa logica e a niente altro. Una scelta fatta nell’esclusivo interesse della città che in questo delicato momento storico e in un preciso ambito richiede competenze e conoscenza. E’ il caso di dire: la persona giusta al momento giusto. Al neo vicesindaco e assessore Mazzi, per quanto di sua competenza, affidiamo i progetti avviati su molti fronti e confidiamo nel suo apporto per realizzarne di nuovi e ambiziosi. Ci sono da cogliere le opportunità del decreto Rilancio nel settore dell’edilizia, quelle del Recovery Plan e delle Aree Interne, c’è da affrontare una volta per tutte la questione della riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare dando una missione precisa a tutti i contenitori della città. C’è da affrontare una pesante crisi economica derivata dall’emergenza Covid ma c’è soprattutto da essere pronti ad agganciare la ripresa economica non appena ce ne saranno le condizioni. Non nego – ha concluso il Sindaco – che in questi giorni ci siano state tensioni, che in politica sono fisiologiche quando si parla di avvicendamenti in una squadra di governo, ma sono convinta che le supereremo poiché ritengo che tutte le forze che compongono la maggioranza abbiano un senso di responsabilità tale da capire che questo non è il momento di farci distrarre da questioni che mai come ora i cittadini giudicherebbero incomprensibili e ingiustificabili. Gli equilibri politici non cambiano ma semmai rispecchiano l’assetto del consiglio comunale, non cambia il peso e il ruolo che i cittadini hanno assegnato a ciascuna delle forze di maggioranza”. Quale sarà l’approccio tecnico-amministrativo del neo Vice Sindaco, Mario Angelo Mazzi all’atto del suo ingresso nella Giunta è emerso nelle risposte da lui date alle domande dei giornalisti che gli hanno chiesto come si trova a stare dall’altra parte della barricata, cosa pensa dell’importanza che ha la gestione dell’Urbanistica in questa fase, se si andrà ad un nuovo PRG nell’ottica di espansione di aree e rispetto all’andamento del mercato immobiliare. “Non sono ancora entrato negli uffici per vedere lo stato dell’arte rispetto a quando ho lasciato il Comune – ha risposto – sono oggettivamente cambiate molte cose, soprattutto con il pensionamento di vari collaboratori quindi c’è bisogno di muoversi da subito e andare nella direzione di supportare anche gli uffici. Ho verificato la possibilità di assunzioni. Il compito dell’Assessore è quello di creare le condizioni per rispondere alle istanze dei cittadini, in tempi brevi e adeguati. I soggetti deputati a dare risposte sono molti e la burocrazia non aiuta di certo, è su questo che la parte politica e l’assessorato devono lavorare a supporto degli uffici per ricreare un contesto. Quanto alla pianificazione urbanistica, in prospettiva rispetto ai prossimi due anni, penso che il PRG debba essere rivisto in maniera critica da parte nostra, adeguandolo cioè all’oggi. Allo stato attuale non c’è bisogno di espanderlo con l’incremento di aree, come è stato pensato in passato. Al momento non credo ci siano possibilità di espansione urbanistica ritengo che debba essere fatta qualche riduzione in ragione del fatto che molte situazioni sono totalmente cambiate. Occorre trovare il giusto equilibrio. In gran parte dell’Umbria e dell’Europa la situazione dell’edilizia popolare vive una grande sproporzione. Creando la concorrenza i prezzi calano. Tutto questo da molto tempo da noi non c’è più, quindi c’è da riprendere in considerazione tutto il discorso del pubblico e vedere come sfruttare immobili ormai fatiscenti per rilanciarli con abitazioni adeguate”. “Come maggioranza abbiamo già avviato il confronto sull’adattamento dello strumento urbanistico rispetto alla realtà attuale”, ha precisato anche il Sindaco Tardani che ha poi reso noto il recente pronunciamento della Regione Umbria sul progetto dell’impianto fotovoltaico nella zona del Peglia. “Il 7 marzo scorso – ha spiegato il Sindaco – il Servizio Sostenibilità ambientale, Valutazioni e Autorizzazioni ambientali della Regione Umbria ha comunicato la mancanza dei requisiti minimi di legge necessari per l’approvazione del progetto e il rilascio dell’autorizzazione unica dell’impianto fotovoltaico proposto dalla società Egc Umbria nell’area di San Faustino. Gli uffici della Regione hanno fatto proprie le motivazioni con cui il Comune di Orvieto ha espresso parere contrario al progetto evidenziando le molteplici criticità dal punto di vista della compatibilità con lo strumento urbanistico nonché la localizzazione di parte dell’impianto su aree non idonee. Ora vedremo come si muoveranno i proponenti. Il provvedimento della Regione – ha aggiunto – mette comunque un punto su questa vicenda e ritengo che metta a tacere anche le polemiche strumentali di chi in queste settimane aveva giudicato ambiguo l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale. Lavoreremo ora a una programmazione urbanistica che consenta al nostro territorio di essere attrattivo e accogliente per le imprese che vogliono investire e creare occupazione ma allo stesso tempo che possano assicurare uno sviluppo economico sostenibile dal punto di vista ambientale”. Se la pianificazione urbanistica dipenderà dal piano energetico comunale in risposta alle istanze relative alle energie alternative e come cambierebbe il rapporto Comune/Acea l’Assessore Mazzi ha risposto: “il nostro territorio ha già pagato il suo alto tributo all’energia, basti pensare alla Diga di Corbara che nel tempo ha posto vari problemi di gestione senza che la città e il singolo cittadino ricevessero qualcosa in cambio. E’ evidente che serve una pianificazione. Per la verità un piano energetico c’è sempre stato ma va aggiornato rispetto all’evoluzione attraverso il confronto approfondito sulle proposte. La discussione è aperta”. “Nel rapporto tra Comuni e Società operanti in segmenti come la gestione dei rifiuti, va detto che in altre realtà queste partecipano direttamente alla vita di un comune, tutto questo con Acea non lo vidi allora e ora va verificato. Ribadisco che la questione del ristoro alla città e al cittadino è fondamentale. Io ripartirei da qui. In questo senso ho molto apprezzato la chiarezza espressa dal Sindaco Tardani in varie sedi. Rispetto al Recovery Plan occorre capire quali possibilità di scelte ci sono rispetto al piano comunale. La stessa cosa riguarda la viabilità riferita non solo alle infrastrutture. E’ un dato di fatto che il nostro territorio da decenni è chiuso tra perugino e alta Tuscia. C’è chi punta sulla intensificazione degli scali ferroviari, chi solo sulla Complanare, ma è riduttivo, serve un ragionamento complessivo e lavorare tutti insieme per raggiungere un obiettivo”. “Quella che è sembrata mancare è proprio la pianificazione in assenza della quale un territorio è sempre più a rischio – ha aggiunto il Sindaco – lo abbiamo sollecitato alla Regione. Tutto ciò però non può prescindere da una condivisione con le categorie economiche. Questo è l’indirizzo che ci siamo dati. La comunicazione e la trasparenza saranno rispettate”. Quanto ai criteri di ridistribuzione delle deleghe il Sindaco ha spiegato che l’accorpamento di quelle di carattere tecnico è stato concordato con il Vice Sindaco di conseguenza sono state rimodulate nell’ottica di una maggiore coerenza quelle sulle Attività produttive e Sviluppo economico e quelle su Viabilità e Traffico.