Palestre, si riparte a singhiozzo, intervista VIDEO

Il Covid-19  come ben sappiamo ha bloccato la maggior parte delle attività, ma un enorme danno lo hanno subito le associazioni sportive e le palestre che ancora non riescono a ripartire al 100%.

A raccontarlo Virgilio Casali, socio-titolare della palestra Fit-One di Acuto,  sita in via Anticolana tra Fiuggi e Anagni.

Gli ingressi sono contingentati e vanno Solo su prenotazione, la palestra ha dovuto costruire un percorso obbligatorio per entrare ed uscire.

“Questa emergenza andava gestita meglio”

Ci ha confidato Virgilio,  raccontando anche che non hanno ricevuto nessun tipo di aiuto economico, né per l’affitto né per il fatto che le associazioni sportive non hanno partita IVA.

Hanno dovuto istituire una camera apposita per il cambio delle scarpe, chiudere le docce e praticamente l’ottanta per cento degli spogliatoi, impedire l’uso di alcuni macchinari per il distanziamento sociale.

Inoltre, hanno fatto recuperare i mesi non fruiti ai propri soci, avendo di fatto un mancato guadagno nei 3 mesi di inattività che si ripercuoterà sui mesi successivi.

Si riparte, ma a singhiozzo e con la mascherina addosso tranne quando ci si allena,  ogni attrezzo va disinfettato meticolosamente dopo l’uso.

Quindi di fatto è diventato molto più complicato gestire la palestra e soprattutto accontentare tutti visto che ogni allenamento può durare al massimo 90 minuti.

Sproniamo gli sportivi a riprendere l’attività fisica non solo per noi, ma per riprendere le buone abitudini salutari-ha concluso Virgilio.

 

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