Partite Iva: in arrivo 10 miliardi per pagare affitti e bollette
Il Decreto aprile sta prendendo forma. Dopo gli interventi sul Reddito di emergenza per il settore turistico, soprattutto un occhio a come pagare affitti e bollette.
Il Decreto dovrà rivedere il rifinanziamento della cassa integrazione e l’aumento degli aiuti al lavoro autonomo a 800 euro.
Tra le prime istanze c’è quella della iniezione di liquidità a fondo perduto per le piccole imprese e le partite Iva.
Per quanto riguarda gli Affitti è disponibile un credito d’imposta del 60% che riguarda commercianti e artigiani: con il decreto di aprile si sta studiando un allargamento della misura a tutto il mondo delle partite Iva, includendo anche i professionisti.
Come abbiamo scritto qui per quanto riguardante i commercianti e a loro malcontento
Imprenditori sul piede di guerra, “no riaperture vogliamo soldi!”. IL VIDEO
Il governo sembra intenzionato ad agire anche per sollevare le bollette dei commercianti, artigiani e professionisti che si trovano in condizioni di necessità che gravano sulla bolletta.
Un decreto da 70 miliardi, di cui 30 per garantire la liquidità alle imprese, e il resto sulle altre misure, a partire dai 15 miliardi necessari a prolungare di 5-6 settimane la cassa integrazione.
Aiuti per le famiglie: quattro o cinque settimane in più di cassa integrazione; indennità per autonomi, professionisti e cococo che salirà da 600 a 800 euro.
Abbiamo inoltre visto la proroga per i congedi parentali:
INPS, in pagamento Cassa Integrazione in deroga: il 15 aprile arriva Bonus baby sitting
la proroga dei congedi parentali e del voucher baby sitter; un reddito di emergenza per le famiglie senza redditi da lavoro e pensione né rendite né altri sostegni pubblici.
Sono queste le ipotesi sul tavolo in vista del nuovo decreto legge a sostegno dell’economia che sarà varato verso la fine di questo mese e che come detto potrebbe avere una potenza di fuoco di 70 miliardi, compresi i 30 necessari per finanziare i fondi di garanzia previsti dal decreto liquidità (che per ora dispone solo di 2,7 miliardi)
Per chi non è appartenente alle fasce sopra citate, il Decreto Cura Italia ha pensato al REM: