In un periodo di grande cambiamento come quello che stiamo attraversando, è sempre più evidente quanto la pandemia abbia messo a dura prova le casse dello Stato, costretta a erogare una grande quantità di denaro, ma ora tutta l’Europa su di noi, concentrandosi su un sistema che rischia tanto: quello delle pensioni.
La posta in gioco è alta, visto che gli aiuti da Bruxelles rischiano di venire meno se non si dimostrerà un’adeguata attenzione nella gestione delle finanze pubbliche. E le pensioni? Con le casse dell’INPS allo stremo e le proposte di riforma, sono molti gli esperti a interrogarsi quanto sarà sostenibile tale sistema.
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Alla luce della situazione delle proprie casse INPS e un’occupazione sempre più precaria, bisogna chiedersi che senso abbia promuovere delle riforme del sistema pensionistico che anticipino l’uscita dal lavoro per molti cittadini italiani. In questo senso, la proroga di quota 100 e la conferma di opzione donna rischiano di pesare ancora di più sulle casse dell’INPS, che non potrà contare su maggiori entrate ma soltanto dover spendere di più per i sussidi.
Con la disoccupazione in aumento, le risorse su cui l’Ente potrà contare sono sempre meno e recentemente la Cgia di Mestre ha fatto sapere che il numero delle pensioni erogate in Italia ha superato quello degli occupati.
Insomma, senza una svolta si rischia di mandare al collasso un intero sistema e ogni proposta che riguarda pensioni e possibile riforma di tale sistema attira sempre molta attenzione. Con l’impatto avuto dalla pandemia sul welfare statale e le ingenti risorse stanziate per fronteggiare l’emergenza, ora l’Italia non può più permettersi passi falsi.
