Sulle pensioni di giugno, vanno fatte alcune osservazioni riguardo alcune trattenute applicate nel cedolino in pagamento di questo mese. Con oggi, infatti, l’accredito delle pensioni di giugno anche per coloro che le ricevono su cono corrente bancario is completerà. L’INPS ha spiegato il motivo per cui in alcuni casi l’importo dell’assegno potrebbe essere più basso di quello atteso.
Anche questo mese, potrebbero presentarsi delle trattenute sia a causa di debiti di natura fiscale sia per le aliquote Irpef e addizionali.
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Nell’apposito servizio, l’INPS ha chiarito che anche la pensione di giugno potrebbe risultare più bassa per alcuni pensionati a causa di debiti di natura fiscale o per le trattenute Irpef e addizionali. Riguardo le somme trattenute per effetto dei conguagli fiscali (derivanti dalle ultime operazioni di rideterminazione dei redditi imponibili delle prestazioni erogate lo scorso anno), va ricordato il seguente concetto: per quei pensionati con importo lordo annuo complessivo fino a 18.000 euro, per i quali dal ricalcolo dell’Irpef sia risultato un conguaglio a debito di importo superiore ai 100,00€, le trattenute sulla pensione vengono effettuate con rate di uguale importo da aprile a novembre. Anche a giugno, dunque, vi sarà la relativa trattenuta, che sarà dello stesso importo fino al cedolino di novembre 2020.
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Oltre alle trattenute per debiti fiscali, vi sono quelle mensili previste dalla semplice imposizione fiscale. In particolare, anche la pensione è soggetta alle aliquote Irpef e per questo nel rateo di giugno ci sarà la tassazione Irpef calcolata sulla pensione annua lorda, ovvero la sommatoria delle tredici rate di pensione.
Ecco come si calcola la tassazione Irpef:
- 23% per i redditi fino a 15.000 euro
- 27% per lo scaglione di reddito da 15.001 fino a 28.000 euro,
- 38% per lo scaglione di reddito da 28.001 fino a 55.000 euro
- 41% per lo scaglione di reddito da 55.001 fino a 75.000 euro
- 43% per il reddito oltre 75.000 euro.
In più, anche a giugno sul cedolino delle pensioni si applica la rata dell’addizionale regionale del 2019, che vanno da gennaio a novembre. Vi troviamo anche una delle undici rate del saldo dell’addizionale comunale 2019, così come la trattenuta per una delle nove rate dell’accordo pari al 30% dell’addizionale regionale 2020.