Con un intervento chiaro, l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche (nella foto), sottolinea l’impegno regionale per la problematica relativa all’arteria E78. “Che la E78 fosse un problema irrisolto da almeno trent’anni è sotto gli occhi di tutti, che la Regione sia stata amministrata per 49 anni consecutivi dalla sinistra anche, che questa giunta regionale sia particolarmente impegnata su tutte le infrastrutture dell’Umbria, con risultati indiscutibili pure –afferma l’Assessore Melasecche- Dispiace quindi che il PD a Città di Castello voglia disconoscere tale evidenza, tanto che per negarla, schiera tutte le forze armate in una conferenze stampa in cui dimentica ciò che fa comodo dimenticare quanto alle infrastrutture di quel territorio, come ad esempio l’apertura della piastra logistica finalmente messa nelle condizioni di operare, la FCU ormai avviata verso la velocizzazione della tratta Città di Castello-Ponte San Giovanni, con l’introduzione di alcune “corse veloci”, la prossima eliminazione dei passaggi a livello, la messa in funzione delle nuove tecnologie, il raggiungimento del centro storico di Perugia e la prossima riapertura dell’intera dorsale da Sansepolcro a Terni, dopo l’abbandono della sinistra avvenuto fra voragini di debiti e scandali vari nel 2017. Sul fronte della E78, il nuovo corso è altrettanto plasticamente apprezzabile. Abbiamo avuto in eredità la Guinza, una vergogna nazionale abbandonata a se stessa sul cui recupero fino a due anni fa nessuno credeva. Eppure, lavorando con tenacia oggi abbiamo la certezza, condivisa con tutti gli umbri, che le procedure complesse da noi quotidianamente monitorate in piena collaborazione con commissario, ANAS e MIMS, stanno avanzando, che la conferenza di servizio entro pochi mesi consentirà di passare alla fase della gara e che, individuata l’impresa aggiudicataria, in circa due anni, fatto storico straordinario, potremo raggiungere più velocemente le Marche entrando in quella galleria che in moltissimi anni la sinistra non è riuscita ad utilizzare. Per quanto riguarda gli altri due lotti umbri abbiamo sottolineato e confermiamo in pieno che, ottenuto il finanziamento della relativa progettazione si apre una fase di confronto con i territori che stiamo già organizzando ben prima del sollecito del PD, come possono testimoniare i sindaci, con i quali, a prescindere dal colore politico di ogni amministrazione, intendiamo aprire un colloquio franco e trasparente nell’unico interesse delle nostre comunità. L’approccio è estremamente professionale e pragmatico, quello del buon governo. Che tutto questo dispiaccia al PD ci rammarica perchè è evidente che rimarcare quanto fatto dal Ministro Delrio per la Guinza nella notte dei tempi, molti governi fa, conferma l’incapacità di un certo tipo di politica ad affrontare i problemi con coraggio per portarli a soluzione e non aiuta gli umbri, stanchi del politichese, a comprendere cosa si sta oggi facendo mentre, l’unica cosa che a loro interessa, è se le tante opere in ritardo ultra decennale potranno vedere o meno oggi la luce. Caso analogo quello del Nodo di Perugia, su cui, nonostante trappole e trabocchetti vari tesi in questi due anni marciamo con date certe verso l’avvio dei relativi cantieri. Non solo, abbiamo ottenuto il riavvio della Mocaiana-Pietralunga la cui gara verrà a breve ripetuta, l’apertura del cantiere della Valfabbrica-Casa Castalda per il completo raddoppio della Perugia-Ancona. Per tacere della Tre Valli che vive un fervore progettuale ed autorizzativo mai visto prima e la Quadrilatero con le ultime due opere ferme da molti anni, come lo svincolo di Scopoli e la Variante Sud di Foligno, finalmente riprese per i capelli. Conclusa la Terni-Rieti stiamo spingendo non poco per la Flaminia interessata a numerosi interventi di consolidamento dei viadotti ma anche a ben dieci progetti di velocizzazione. Ma molte altre opere vedono e vedranno l’Umbria operosamente impegnata grazie a situazioni che abbiamo recuperato grazie ad una visione strategica complessiva, ad un attentissimo monitoraggio e ad un’azione di puntuale sollecito. Si è aperta una stagione nuova –conclude Melasecche- per le infrastrutture ed i trasporti dell’Umbria, non certo facile, ma sicuramente improntata ad una cultura diversa con obiettivi fortemente sfidanti. Siamo consapevoli che tutto questo può creare sconcerto in chi era abituato a ritmi ben diversi e spesso ad un indecisionismo che, come nel TPL, ha lasciato situazioni imbarazzanti ma siamo altrettanto convinti che gli umbri, di qualsiasi colore politico, apprezzano ed apprezzeranno i risultati che non siamo soliti promettere quanto piuttosto conseguire nei tempi tecnici strettamente necessari”. (cs)