Sarà attivato mercoledì prossimo, 10 marzo, con 22 posti letto per pazienti COVID, l’Ospedale da campo della Regione Umbria, installato presso l’Azienda ospedaliera di Perugia. È quanto ha reso noto il Direttore generale della stessa Azienda, Marcello Giannico, nel corso della riunione odierna del Centro operativo regionale (COR), coordinata dal direttore regionale competente per la Protezione Civile, Stefano Nodessi Proietti, presente anche – tra gli altri – il Commissario per l’emergenza COVID in Umbria, Massimo D’Angelo. Giannico ha informato il COR che sono in corso tutte le attività formative per il personale sanitario che opererà, in team multidisciplinari, nella struttura. Nel caso di necessità saranno altresì attivati anche posti letto per terapie intensive. Nel corso dei lavori del COR è stato anche ribadito che, a seguito delle misure di contenimento della diffusione del virus adottate, in Umbria si è registrata una costante diminuzione dei positivi, soprattutto in provincia di Perugia, anche se permangono aree dove la diffusione resta alta, come nel caso del Folignate. Così come si sta assistendo ad una crescita del numero dei nuovi positivi nella provincia di Terni. Quanto al piano vaccinale, il Commissario d’Angelo ha affermato che nel periodo 1/5 marzo sono state effettuate in Umbria complessivamente oltre 17 mila vaccinazioni, grazie all’allungamento dell’orario dei punti dove vengono effettuate le vaccinazioni, ora operativi dalle ore 8 alle 19 dal lunedì al sabato, e dalle ore 8 alle 14 la domenica; punti che nei prossimi giorni saranno ulteriormente aumentati. Nei primi giorni della prossima settimana saranno anche avviate le vaccinazioni per il personale degli Istituti penitenziari e saranno avviate le prenotazioni per il personale dei Servizi essenziali e per i soggetti in condizioni di salute fragili. Il direttore Nodessi, infine, ha informato i membri del COR circa i contenuti della riunione che si è svolta questa mattina tra i rappresentanti di tutte le Regioni italiane ed il Commissario straordinario nazionale per l’emergenza COVID, Generale Francesco Paolo Figliuolo, ed il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso della quale si è discusso degli interventi da mettere in atto, d’intesa con le Regioni, al fine di potenziare la capacità di distribuzione e somministrazione dei vaccini, anche in vista dell’incremento delle dosi disponibili. Nel corso della riunione il direttore Nodessi ha informato i partecipanti della scelta effettuata in Umbria di utilizzare il vaccino Astrazeneca fino al 90 per cento dei quantitativi disponibili, riducendo quindi la quota di scorta al 10 per cento, anche in considerazione dei tempi più lunghi per la somministrazione della seconda dose di questo vaccino (circa 75 giorni). Scelta questa che il Commissario nazionale Figliuolo ha condiviso, invitando tutte le Regioni italiane a fare altrettanto.