di Enrico Melasecche, assessore regionale ai trasporti e infrastrutture: “Da quanti anni i treni della ex FCU si presentano stracarichi di disegni e scritte fino a coprire la visibilità dei finestrini? Di notte, lontano dagli sguardi, vengono presi d’assalto da giovanotti che non trovano di meglio che sfogare pulsioni socio artistiche sul patrimonio pubblico costituito dal materiale rotabile su cui la mattina salgono pendolari, studenti e turisti. Rispetto ad una immagine dell’Umbria che intendiamo tutti dare e che appare dai video che ne incentivano l’attrattività i treni della ex FCU, ridotti da sempre in queste condizioni, appaiono molto peggio di quello che sono, dei ferri vecchi abbandonati a se stessi all’incuria, sia che viaggino da Città di Castello a Fontivegge o che stazionino sui binari all’aperto di Umbertide. Possiamo immaginare lo stupore dei viaggiatori se il mitico treno del Bernina o quello della Val Venosta che si inerpicano per le montagne o ancora quello di San Candido, presi d’assalto la mattina dai turisti, se si presentassero lordati da capo a fondo di scritte e disegni vari impedendo ai viaggiatori ansiosi di panorami di veder nulla. Anche in Umbria dobbiamo avere il coraggio, quando se ne verificano le condizioni, di dire basta a comportamenti politically correct, rispetto ad una certa tollerante noncuranza che finora ha consentito tutto, anche questo spettacolo indegno di una regione civile. L’Umbria da qualche decennio, in parte politicamente connivente, in parte rinunciataria da un certo tirare a campare, si era ormai arresa a questa prepotenza e non è stato sufficiente lasciar dipingere a proprio piacimento sottopassi ferroviari e stradali ai vari “artisti” perchè certuni, convinti della propria capacità creativa, non hanno avuto il minimo rispetto per le stazioni inattive e per il materiale rotabile”. “La nuova giunta regionale rivendica il dovere di fornire un servizio non solo migliore dal punto di vista tecnico qualitativo, e su questo stiamo lavorando in modo convinto, ma anche decoroso per la livrea esterna dei treni, sia per l’oggi ma anche in vista della ricostruzione della intera FCU rilanciata con il PNRR in efficienza, funzionalità ed attrattività. Un anno fa con una nota a Busitalia avevo rilevato, come fatto culturale oltre che estetico ed igienico, la necessità di avere carrozze pulite e riverniciate a nuovo. Ebbene, stiamo conseguendo anche questo obiettivo, grazie alla moral suasion delle penali contrattuali, applicate per la prima volta nella storia ferroviaria regionale, per cui si cominciano a trasferire i treni ad Orte, uno ad uno, per essere trattati con macchinari specifici e molto olio di gomito per riportarli alla veste originaria, puliti e lucenti rispetto alla assuefazione allo sporco cui eravamo stati abituati. Occorre inoltre, una volta conclusa questa pulizia generale, compresi i quattro Minuetto, organizzare da parte del gestore un controllo notturno e rendere operative le telecamere dove i treni stazionano, in modo da far cessare questa sorta assalto ai treni della FCU perseguendo in modo convinto i responsabili, chiunque essi siano e facendo pagar loro sanzioni e danni arrecati”.