Piano di dismissione dei veicoli inquinanti di Roma Capitale

Un parco auto che inquina e costa

Roma Capitale ha deciso che nei prossimi mesi avvierà sul proprio parco auto un processo di dismissione di 119 veicoli con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento nella città. Questi mezzi, ormai superati e non conformi alle normative vigenti, non potranno più circolare all’interno del territorio. Una decisione maturata in seguito all’ordinanza del 27 marzo 2024, firmata dal sindaco Roberto Gualtieri, che introduce restrizioni stringenti per i veicoli più inquinanti, sia a due che a quattro ruote.

Veicoli già dichiarati non operativi

Un’analisi accurata condotta dai vari dipartimenti comunali ha evidenziato che molti di questi veicoli erano stati dichiarati “non operativi” da uffici come la Polizia locale, il dipartimento dell’Ambiente e la Protezione civile. Molti dei mezzi destinati al ritiro sono stati oltretutto già classificati come “non funzionanti” o “antieconomici da riparare”. Altri invece appartengono a una “vecchia generazione” con elevato impatto ambientale. Tuttavia, l’ordinanza esclude i mezzi essenziali per la protezione civile, permettendo di continuare l’operatività a una parte di questi veicoli.

Mezzi che resteranno in Protezione civile

Soltanto 13 veicoli resteranno a disposizione dei gruppi di Protezione civile che ne faranno richiesta. I mezzi che verranno salvati dalla rottamazione sono: Fiat (Scudo, Ducato e Doblò); una Land Rover e un caravan Renault.

La Polizia locale

Anche la Polizia locale sarà interessata dalla dismissione e verranno ritirati 44 veicoli. Principalmente motociclette Bmw (R 850 Rt e F 650 Gs), oltre ai tradizionali Fiat Scudo e altri mezzi divenuti inutilizzabili. Inoltre, 32 veicoli legati alla tutela ambientale verranno rottamati, mentre altri mezzi saranno assegnati ad autorimesse o attività agricole.

Abbattimento dell’inquinamento ma anche dei costi

Il contributo economico che Roma Capitale ricaverà dalla rottamazione è stimato in alcune decine di migliaia di euro. In fondo una cifra piuttosto esigua, ma l’operazione, oltre a ridurre l’impatto ambientale, consentirà un risparmio immediato per l’eliminazione dei costi della tassa di proprietà e per il rinnovo delle assicurazioni.

Roma dà l’esempio

L’iniziativa è un passo importante verso la mobilità sostenibile, migliorando la qualità dell’aria, a tutela della salute dei cittadini. Roma dimostra che le istituzioni possono adottare politiche a favore del benessere pubblico e della tutela dell’ambiente, allineandosi agli obiettivi di sostenibilità ambientale.

Foto Roma Capitale