Piazza di Spagna vietato sedersi sui gradini e vietato consumare snack e bibite

Roma dichiara guerra alle merendine selvagge: stop ai pic-nic improvvisati intorno ai suoi monumenti iconici. A partire da Piazza di Spagna, l’amministrazione ha deciso che cibi e bevande da asporto sono fuori luogo nei pressi dei monumenti. Quindi mangiare un tramezzino con vista Barcaccia, ora è tabù. Sorseggiare una bibita seduti sui gradini? Neanche a parlarne. Roma invita turisti e cittadini a fare uno sforzo: meno panini, più rispetto. Dopotutto, preservare il fascino eterno della città vale qualche rinuncia. E se proprio non si resistete, bisognerà cercare un luogo meno turistico.

Le ragioni della consigliera

Un’operazione in grande stile per proteggere il decoro e l’eleganza della Capitale, coinvolgendo turisti e cittadini in un nobile progetto: non mangiare dove capita. La mozione, approvata all’unanimità dal I Municipio, ribadisce che Piazza di Spagna non è una food court. La promotrice del divieto, la consigliera Daniela Gallo di Fratelli d’Italia ha spiegato cosa la indotta a pensare a questo provvedimento. “Ogni volta che andavo lì, vedevo turisti seduti a terra, intenti a sgranocchiare panini come se fossero a un festival di street food. Basta! Un luogo così non può essere trattato come una mensa a cielo aperto”.

L’obiettivo è chiaro: evitare che Piazza di Spagna si trasformi in un bivacco gourmet, mantenendo l’immagine di classe che si addice alle vetrine scintillanti delle grandi firme del lusso italiano. “Non possiamo permettere che un luogo di tale prestigio diventi una versione chic di un’area picnic,” insiste Gallo. E, naturalmente, c’è anche una nota di riguardo per i negozi della zona, che investono fior di quattrini per brillare in questo scenario esclusivo.

All’insegna del decoro

La crociata contro il cibo consumato in strada non si ferma qui: il regolamento verrà esteso ad altre piazze e vie storiche. Il messaggio è chiaro: Roma è un museo a cielo aperto, non un fast food. “Questa misura è fondamentale per bilanciare il boom turistico del 2024 con la qualità della vita dei residenti”, spiega l’assessore Alessandro Onorato. Con quasi 30 milioni di visitatori l’anno, il turismo è una manna per l’economia romana, ma rischia di trasformare il patrimonio cittadino in un set di pranzi improvvisati. In realtà, in molti si chiedono se fosse davvero così indecoroso vedere turisti e visitatori seduti sulla scalinata, in fondo anche quella è una delle memorie storiche di Roma.

Foto: lovelystayinrome.com

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