Nella delibera di Giunta del Comune di Piglio N. 24 DEL 29.03.2023 che ha per oggetto: “APPROVAZIONE TARIFFA CANONE LAMPADE VOTIVE ANNO 2023”, si è finalmente saputo che la concessione temporale dei loculi cimiteriali a Piglio è pari a 45 anni. Un elemento di cui il Sindaco ed Amministrazione ne erano da sempre a conoscenza , e non si comprende il motivo delle banali scuse, silenzi, mancate e superficiali risposte alle interrogazioni del consigliere di minoranza Elisabetta Fantini e di liquidare dicendo di aver investito l’ufficio tecnico per conoscere questo dato. Comunque tralasciando il deludente “modus operandi” ormai tristemente conosciuto del Sindaco Mario Felli, non c’è da perdere altro tempo. “Il cimitero è un bene soggetto al regime del demanio pubblico ed il codice civile stabilisce che questo tipo di beni sono «inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi» appartengono al Comune. Le concessioni di loculi, le cappelle e tombe di famiglia, hanno durata a 99 anni se rilasciate anteriormente alla data di entrata in vigore del D.P.R. 21.10.1975 n. 803 sono a perpetuità, quelle successive hanno validità inferiore a 50 anni ( ed il decennio specifico lo decide il Comune), rinnovabili previo pagamento di un canone che normalmente viene fissato ad un terzo del costo del loculo nel momento del rinnovo. Le disposizioni normative stabiliscono che il Comune, ha la facoltà di pronunciare la decadenza della concessione, previa diffida al concessionario o agli aventi diritto, se reperibili. Qualora non sia possibile il loro reperimento, la diffida viene pubblicata all’Albo Comunale e presso il cimitero per la durata di 90 giorni consecutivi. Trascorso tale termine, ove non ricorrano circostanze che giustifichino il rinvio, il dirigente dichiarerà la decadenza della concessione con atto da notificarsi nei modi di cui sopra ai concessionari o ai suoi eredi. Tale atto dovrà essere pubblicato ed esposto per 180 gg. all’albo Comunale e presso il cimitero. Il Comune provvederà a liberare dalle salme o dai resti il manufatto che tornerà in sua piena disponibilità. I resti saranno sistemati nell’ossario comune, che nel cimitero di Piglio è una batteria i cui resti sono in cassettine. La legge in materia è cristallina, e dà all’Amministrazione Comunale di Piglio uno strumento semplice e facile da attuare. Dunque conosciuta ora la durata della concessione pari a 45 anni , si può avviare la procedura di recupero dei loculi occupati legate alle concessioni scadute o in via di scadenza, avvisando gli eredi se vogliono o no rinnovare la concessione del loculo, se gli eredi non le rinnovano le salme vengono depositate in cassettine ed messe nell’ossario che a Piglio è una batteria di piccoli loculi, ed allo stesso tempo il Comune avrà recuperato i loculi e potrà nuovamente rivenderli”. In termini pratici i loculi occupati dal 1975, 1976, 1977, 1978, possono tornare nella disponibilità del Comune di Piglio, ed essere nuovamente venduti, oppure gli eredi versano la cifra stabilità per il rinnovo del canone. Considerando che i loculi stanno terminando, che non si ha traccia di nessun progetto o espropriazione di area per realizzare nuove batterie di loculi, il procedimento del recupero dei loculi per scadenza dei tempi di concessione (45 anni dal 1975 ad oggi), è l’azione più immediata e produttiva che il Comune può mettere in campo per dare più respiro al cimitero. Ma l’Amministrazione del Sindaco Mario Felli, il consigliere delegato al cimitero Claudio Alessandri che hanno mostrato finora di mettere in campo solo azioni distruttive per Piglio, riusciranno a dimostrare almeno una volta di avere interesse per questo paese ed in questo caso del cimitero? Non ci sono più scuse, e la cittadinanza continua ad attendere i risultati, il recupero dei loculi lo si può fare nell’immediato, nel modo più semplice possibile, altrimenti è chiaro che il loro obiettivo è far inabissare l’intero paese. Come sempre nel rispetto dell’istituzione, sarebbe ben gradita una risposta da parte del Sindaco Felli (che ha anche la delega alla comunicazione) o di qualunque altro amministratore, se non altro per dimostrare che a Piglio ci sono amministratori alla guida del Comune.