– intitolare le prossime vie, aree verdi, rotonde, sentieri, piste ciclabili etc, a figure femminili, locali o nazionali, al fine di ridurre l’attuale divario nella memoria collettiva;
– far sì che all’interno delle Commissioni toponomastiche deputate alla selezione dei nomi a cui dare pubblico merito, sia paritaria la componente femminile e provenga dai diversi settori della cultura di genere (Società delle Storiche, delle Letterate, delle Filosofe, delle Scienziate; associazionismo femminile etc.);
– dotare i Comuni di un Regolamento toponomastico che suggerisca criteri di equità;
– favorire un confronto partecipato sulle scelte dei nomi, attivando progetti di ricerca per una cittadinanza attiva e consapevole.
La toponomastica, infatti, può farsi parte attiva e responsabile nell’azione di recupero della memoria storica delle donne che hanno agito e prodotto cultura. Riteniamo sia d’interesse condiviso mostrare a cittadine e cittadini il ruolo che hanno avuto nell’evoluzione della storia, delle scienze e delle arti e offrire in tal modo alle giovani generazioni una pluralità di prospettive che permettano di superare gli stereotipi imposti in modo pervasivo nel nostro vissuto quotidiano”. “E’ una bellissima e lodevole iniziativa –sottolinea il consigliere di minoranza Elisabetta Fantini (nella foto)- che ho proposto più volte per il territorio pigliese, dove vi è una toponomastica carente, e non vi è alcuno spazio urbano intitolato ad una donna. Purtroppo a Piglio non esiste nessuna commissione che coinvolga la cittadinanza, ne tantomeno un regolamento. Quest’aspetto della toponomastica è una delle tante limitatezze che l’amministrazione comunale del Sindaco Felli ha dimostrato in questa legislatura, l’invito del sodalizio nazionale “Toponomastica Femminile” insieme ad ANCI, rivolto a tutti i Sindaci compreso quello di Piglio, di aderire a questa bella iniziativa potrebbe essere l’occasione per il Sindaco Felli e la sua Amministrazione di dimostrare di avere un minimo interesse per questo paese, mostrando rispetto al ruolo della donna in questa società”. Magari che siano proprio i membri femminili dell’amministrazione Felli, a dimostrare finalmente interesse nel colmare questo vuoto. In effetti in più circostanze si è sottolineata la presenza di una toponomastica carente a Piglio, per giunta ci sono numerosi spazi, tra cui una piazza centralissima aperta al pubblico circa tre anni fa (nota come “piazza Nuova”), che non sono ancora stati intitolati. Sembra che per quest’Amministrazione tutto rappresenti una grande difficoltà, anche intitolare una pizza, una strada, un vicolo; tutto ciò rappresenta una grande tristezza, spazi che vivono nel totale anonimato in un paese sempre più fantasma.