Piglio, Rinviata la manifestazione religiosa in onore di San Giovanni Paolo II

Ogni anno, il 30 Aprile, nel verdeggiante ed aulico territorio montano dell’Inzuglio in Piglio viene officiata dai parroci di Piglio e degli Altipiani di Arcinazzo una Santa Messa  in ricordo  del Cammino Contemplativo di papa  Karol Wojtyla, inaugurato il 30 aprile 2011, da Mons. Lorenzo Loppa, che aveva benedetto la statua in resina, la stele e la croce in marmo, alla presenza delle autorità istituzionali, delle numerose associazioni e delle persone venute anche dai paesi limitrofi.

Due sono le ricorrenze annuali quella del 30 Aprile e l’altra del 22 Ottobre in onore del  265mo  successore di  San Pietro, Karol Woytila, che è stato per la cronaca il quarto Papa più longevo nel soglio pontificio,  dopo San Pietro, Pio IX e Leone XIII. Purtroppo questo anno, a causa della pandemia, i festeggiamenti  programmati per il 30 Aprile 2020 sono stati  rinviati a data da destinarsi e saranno i parroci delle rispettive parrocchie di Piglio e degli Altipiani di Arcinazzo a comunicarlo ai  fedeli secondo le disposizioni  delle autorità governative.

All’inaugurazione del Cammino Contemplativo, Mons. Lorenzo Loppa aveva ricordato il rapporto di Giovanni Paolo II con la diocesi Anagni-Alatri, con le visite ufficiali: ad Alatri del 2 Settembre 1984, ad Anagni del 31 Agosto 1986, a Carpineto Romano del  1° Settembre 1991 e al Santuario della Santissima Trinità a Vallepietra del 2000. Il percorso Contemplativo, dedicato al pontefice, è meta continua di fedeli che arrivano dalla Polonia, specialmente quelli di Cracovia, che, grazie ai depliant illustrativi inviati alle agenzie di viaggio dalla civica amministrazione, sempre più numerosi visitano anche il Santuario della Madonna del Monte dopo aver pregato lungo la caratteristica Via Crucis in ferro battuto che si snoda lungo il percorso contemplativo e davanti la statua di San Giovanni Paolo II .

Anche dalla provincia di Frosinone arrivano numerosi fedeli e soprattutto quelli delle cosiddette Compagnie della Santissima Trinità che amano fermarsi in questi luoghi  per ritemprare il corpo e lo spirito e raggiungere, dopo giorni di cammino, il Santuario di Vallepietra.

Ora si spera che passata questa pandemia i festeggiamenti in ricordo del “Grande Karol” non vengano meno, per non vanificare tutte le iniziative religiose intraprese in questo luogo molto apprezzato dal papa polacco con le sue continue visite non ufficiali.

Giorgio Alessandro Pacetti

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