Senza dubbio sono atti di barbarie quelle che da quest’estate hanno creato l’immagine di un “giustiziere” , che continua a seminare cinghiali morti trafitti da una freccia, probabilmente scoccata da una balestra. Ma allo stesso tempo riceve il plauso di tanti agricoltori ormai stanchi di subire la distruzione dei campi diventati terra battuta dopo il loro passaggio, danni economici incalcolabili visto che la terra torna fertile dopo tre anni. Poi, in tempi di crisi, c’è richiesta di prodotti tipici del territorio, ma rischia di essere insoddisfatta. Ogni notte, ma capita anche di giorno scorrazzano aumentando i danni, l’esasperazione degli agricoltori è aumentata per colpa anche della politica nazionale inerme che non mette in campo dei piani di controllo massicci e non i risarcimenti che non coprono tutto, gli agricoltori chiedono una battuta di caccia corposa , che limiti la loro crescente riproduzione. Intanto a Piglio c’è quello che viene nominato “Orzowei” in riferimento ad una famosa serie televisiva degli anni ’70, legata alla figura di un giovane guerriero che sopravviveva in una natura africana incontaminata e pericolosa. Non può neanche essere considerato un bracconiere, lasciando sul posto i cinghiali uccisi, intanto continuano le indagini da parte delle autorità preposte per risalire all’autore.